Spesso nel corso della mia vita ho sentito definire il fantasticare e la fantasia come qualcosa che allontana dal mondo reale.
Ma che cosa è la realtà, se non un parto della nostra mente?
Possiamo concretizzare quindi solo quello che siamo in grado prima di immaginare.
Possiamo dire perciò che tutto nella nostra vita esiste perchè a qualche livello lo abbiamo immaginato e creato.
E se non ci piace?
Se volevamo coscientemente qualcosa di diverso?
Quale parte di noi ha compiuto l’atto creativo?
Non certo la nostra mente cosciente…. E quindi stato il nostro inconscio?
Ma il nostro inconscio è libero nelle sue scelte o condizionato dall’inconscio collettivo della nostra famiglia e da quello della società?
Siamo sicuri di essere sulla nostra identità e di non recitare per caso un personaggio deciso da una trama non scritta presente nel nostro albero genealogico?
La nostra mente inconscia ha in sè in realtà diversi livelli di programmazione e quale computer in lei “gira un programma” che potrebbe non piacerci…
Che fare?
Il pensiero positivo è importante perchè il pensiero crea e ogni giorno inoltre col pensiero possiamo aggiungere nuovi programmi nel nostro inconscio ma questo non basta.
Dobbiamo capire che, riepilogando:
- Tutto quello che ci circonda lo abbiamo creato noi
- Si tratta di una sorta di sogno che esiste ed è reale perchè lo crediamo tale. E tanto piu’ lo crediamo reale tanto piu’ lo diventa.
Ciò che ci inchioda in tutto questo è la paura che ci rende prigionieri di questa “realtà virtuale” che proprio perchè tale può essere cambiata.
Come? Il primo passo oltre al pensare positivo è l’essere coscienti e smettere di credersi vittime di eventi che non possiamo che subire. Il credere di subire ci condanna a subire, credere di avere creato tutto noi ci apre ad un cammino di coscienza di noi,della vita , degli altri.
Se secondo la fisica quantistica tutte le variabili di un dato evento si verificano, perchè ci dobbiamo bloccare in una dimensione che non ci piace?
Che cosa ci impedisce di creare la realtà che più desideriamo?
Se la nostra scelta cosciente ci orienta verso una vita diversa da quella che abbiamo fatto fino ad ora, è giunto per noi il tempo di considerare tutto come una esperienza e come tale cambiarla. Qualora in noi ci fossero convinzioni contrarie a fare ciò,è necessario fare una riprogrammazione e un percorso cosciente che faccia di noi liberi sperimentatori della realtà e ci permetta di vivere felicemente in armonia con tutte le parti di noi.
Ileana Rotella
Fonte: www.thetahealingworld.it