Il fuoco di Beltane è pronto ad ardere rinnovando la tradizione, celebrando l’unione divina per la creazione, attraverso l’accettazione della dualità e il suo avvicinamento: gli attriti creano scintille, movimento, vita; armonizzandoli e accogliendone i mutamenti ci condurranno al Matrimonio Alchemico celebrato al solstizio d’estate.
Beltane deriva dal gallese “fuoco splendente”, e celebra l’unione tra il Dio e la Dea, la fertilità della Terra e del Clan, e i fidanzamenti tra le coppie che si uniranno al prossimo solstizio (in alcune tradizioni era già data propizia per i matrimoni); celebre è la danza-rituale delle ragazze in età fertile attorno al palo di Beltane, simbologia del principio maschile, che danzando in circolare lo avvolgevano di fiori e ghirlande colorate, a simboleggiarne l’accoppiamento con il principio femminile. I figli concepiti a Beltane (e nati a Imbolc) erano chiamati “figli degli Dei”, in onore del concepimento avvenuto durante la loro unione.

In alcune tradizioni segna l’inizio della primavera, in altre il primo vero giorno d’estate: è occasione comunque per celebrare la fertilità della natura e benedirne i futuri raccolti, è una celebrazione alla vita per la vita stessa, alla capacità del seme di divenire pianta per rigenerare ciclicamente se stesso immergendosi nell’unità della sorgente (l’accoppiamento della dualità).
Si festeggia il 1 Maggio.

Augurio
Il portale degli uomini si apre sulla soglia di Beltane, affidandoci pieno potere nel nostro ruolo di custodi e consacrando il passo nei sei mesi di vita e luce che ci attendono.
L’antico patto viene accolto e rispettato dalla Terra e dai suoi guardiani/divinità, dopo la stagione dell’ombra la luce è tornata… Vale lo stesso anche per l’essere umano?
Che sia un buon Beltane di risveglio, consapevolezza e responsabilità, uomini e donne liberi di intraprendere il proprio vero cammino.
Claudio Tavelli
Fonte: https://www.facebook.com/claudio.tavelli.73/photos_albums

 
sciamano

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