Vi fu un’epoca in cui le porte tra i mondi fluttuavano con le nebbie e si aprivano al volere del viaggiatore. Di là dal regno del reale si schiudevano allora luoghi arcani, territori favolosi dove le più ammalianti creature parlavano lingue oggi sconosciute; dove nessuna cosa era identica a se stessa, ma poteva mutarsi a ogni istante in un’altra. Con l’andar del tempo, però, passare da una parte all’altra si fece sempre più difficile. Allora, come oggi, furono le donne a fare da mediatrici. Morgana, Igraine e Viviana conoscevano il modo per far schiudere le nebbie e penetrare nel magico regno di Avalon…
Dal libro Le Nebbie di Avalon
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Le Nebbie avvolsero, ancora, le terre… e lambirono le coste dell’Isola delle Mele… un tempo infinito trascorse senza luce sull’Isola Sacra, e sulle terre emerse.
Un giorno in cui la Dea ebbe pietà del dolore delle genti, un leggero soffio tiepido emise ed una brezza tornò a spirare, come alito di Primavera come battito del cuore di una Madre…
Lentamente le Nebbie si allontanarono e fu ancora alba e tramonto… e speranza… e Vita…sulle sponde dell’Isola Sacra di Avalon.
Uno dei significati che si danno al nome Avalon è “Isola delle Mele”, il più probabile tra le altre cose per vari riferimenti fra i quali nella Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmounth leggiamo che in bretone ed in cornico il termine usato per indicare mela è Aval, mentre in gallese è Afal, pronunciato aval.
Le mele che da sempre hanno avuto per i vari popoli arcaici significati di profonda sacralità, il frutto insieme al Melograno ( anche esso deriva comunque dal Melo) più vicino alla tradizione della Dea.
In realtà la mela è il simbolo dell’anima immortale, così era per i Celti e così è in molte culture e favole iniziatiche ( Biancaneve , Adamo ed Eva ecc) La mela morsa porta ad una morte apparente, cioè una morte iniziatica, una trasformazione, il simbolo dunque della conoscenza, Adamo ed Eva grazie alla mela si svegliarono dal Paradiso Terrestre e si resero conto che il proprio Paradiso era tutto da costruire, che la separazione, che la discesa negli inferi faceva parte del percorso verso il vero Paradiso, non una terra di illusioni ma di reale benessere e benedizione.
La mela dunque che è custodita nelle terre dell’anima, Avalon, il Paradiso,il giardino delle Esperidi che vede Ercole e le sue mitiche fatiche come protagonisti e sono gli stessi giardini che ritroviamo nella leggenda di Lugh che fa del melo, il frutto dell’eterna giovinezza e salute.
L’isola delle mele assume così una sfumatura ancora più preziosa, innumerevoli simboli ci riportano alla saggezza antica del Divino Femminile, e il melo ci insegna la possibilità di far viaggiare l’anima, di morire e risorgere, è il frutto che dissipa le illusioni permettendoci di Svegliarci alla Verità .
L’Elisio, luogo in cui viveva Persefone nell’oltretomba significa appunto “Terra delle Mele”, l’iniziazione rituale dell’anima dell’individuo è dunque oltre il mondo materiale, lì dove vive l’anima, dove la Mela vive nel suo significato simbolico più verace.. l’unione degli opposti, la ricongiunzione attraverso la discesa, la resurrezione.
Esiste una Madonna con la mela , una scultura posta all’ingresso del Santuario di Sovereto per non parlare dello strano fenomeno che avviene ogni 17 gennaio, Il fenomeno delle “mele blu” di Rennes-le-Château :il sole, attraversando una finestra del lato sud della chiesa di Santa Maddalena, proietta alcuni cerchi colorati sulla parete nord all’interno della chiesa.
Milioni le ipotesi che sono state fatte sul significato di questi pomi, potremmo semplicemente constatare che anche nelle tradizioni più vicine alla nostra la mela non ha abbandonato il suo significato mistico e simbolico.
In tanti riti la mela occupa il posto d’onore, specialmente nel periodo di Samhain, il momento in cui le porte del mondo delle ombre ci vengono aperte, probabilmente il passaggio nel mondo della morte è necessario all’evoluzione dell’anima che ne esce sempre Ri-nata e migliorata e la mela è la resurrezione.
Se tagliamo in senso orizzontale una mela ci renderemo conto che ogni metà è esattamente speculare all’altra e rivela un pentagramma, tradizionale simbolo del sapere, disegnato dalla disposizione stessa dei semi.
Ricongiungerci al nostro sè divino è il simbolo che la mela nella sua interezza ci viene a sussurrare e Avalon, l’Isola delle Mele, è il Viaggio verso la guarigione delle nostre anime divise.
L’altra metà della mela è dentro di noi, proprio al di là delle Nebbie, proprio dove non ci aspettiamo di trovarla, ad un passo da tutto ciò che non crediamo reale.
Fonti:
Selva Della Luna www.nelnomedellamadre.blogspot.it
Rosa Mistica – Elisa Ghiggini
www.labirintomagico.it
www.tsukinoyosei.wordpress.com
www.ygraayne.blogspot.it
www.bibrax.org
Le Nebbie di Avalon
Marion Zimmer Bradley |