Se è l’amor che muove il sole e l’altre stelle, se è attraverso l’amore che ci si sperimenta penso che la mia amica Virna abbia centrato in pieno l’argomento, sperimentarsi non è ritrarsi, avere timore, essere nel discernimento senz’altro ma se l’amore ci chiama rispondiamo, non facciamo i sordi!
Patrizia di Visione Alchemica
Se ti fermi ad ascoltare nel profondo del tuo cuore,
se pensi all’amore e avverti un senso di “mancanza” non c’è nessun errore, non sei sbagliato.
Non te ne fare una colpa….

Forse non è proprio il “senso di mancanza” che poi ci spinge a cercare soddisfazione ai nostri desideri?
Credo che se stai bene ti fermi, magari per un po’, magari per lungo tempo, certamente stai in uno stato di quiete, ma forse la mancanza è quell’onda attraverso cui la tua anima comunica e che ti mette alla ricerca.

Possiamo anche chiamarlo desiderio, bisogno, ti importa davvero delle teorie del linguaggio?
Io credo che l’anima, quando percepisci “mancanza”, che è in fondo invito a cercare, ti stia spingendo a chiederti che cosa vuoi davvero per te. Che cosa vuoi manifestare?
E poi pensavo una cosa che ti voglio dire.
Come ho avuto modo di scrivere ieri in un gruppo, l’amore non è una raccolta punti..: arriva quando vuole lui, ti scombina i piani, aspetta tutt’altro che tu sia risolto, ampio, perfetto, ti tocca e ti muove e se è il caso prende a calci nel sedere te e tutte le tue belle teorie e filosofie e tutto ciò che credevi vero fino ad un minuto prima.

Quindi il senso più alto dell’amore non è “ti premio perché sei stato bravo, perché non provi emozioni “negative”, perché sei arrivato lì piuttosto che là”, bensì “arrivo, ti muovo e ti aiuto a crescere”.
Se senti mancanza di amore non sei da risolvere, non stai sbagliando, non sei in errore….
Se posso darti un consiglio accogli la sensazione di mancanza e se proprio vuoi fare qualcosa di utile per te stesso chiediti solo “come posso restare aperto all’amore…?”
Il mio augurio è che tu possa navigare a vista in questo mare e restare sorpreso da ciò che trovi!!

Virna Trivellato
Fonte: https://www.facebook.com/ilnuovomondofiammegemelle/posts/364027763931474


L’AMORE
Quando l’amore vi chiama, seguitelo.

Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui,
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni
come il vento del nord devasta il giardino.

Poiché l’amore come vi incorona così vi crocefigge.
E come vi fa fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri
rami che fremono al sole,
Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove
si avvinghiano alla terra.
Come covoni di grano vi accoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi staccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate
il pane sacro della mensa di Dio.

Tutto questo compie in voi l’amore, affinché
possiate conoscere i segreti del vostro cuore
e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
Ma se per paura cercherete nell’amore unicamente
la pace e il piacere,
Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità
e uscire dall’aia dell’amore,
Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto
il vostro riso e piangerete,
ma non tutte le vostre lacrime.

L’amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge
che da se stesso.
L’amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
Poiché l’amore basta all’amore.

Quando amate non dovreste dire: “Ho Dio nel cuore”,
ma piuttosto, “Io sono nel cuore di Dio”.
E non crediate di guidare l’amore,
perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.

L’amore non vuole che compiersi.
Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri,
i vostri desideri hanno da essere questi:
Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello
che canta la sua melodia nella notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d’amore,
E sanguinare condiscendenti e gioiosi.
Destarsi all’alba con cuore alato e rendere grazie
per un altro giorno d’amore;
Riposare nell’ora del meriggio e meditare sull’estasi d’amore;
Grati, rincasare la sera;
E addormentarsi con una preghiera in cuore
per l’amato e un canto di lode sulle labbra.
Kalil Gibran

Fonte immagine: http://www.eioba.org/files/user10963/a197130/listen.jpg

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