In profondità tutti vogliono aprirsi, perché in profondità tutti vogliono fiorire: non puoi fiorire se non ti apri.
Fiorire significa aprirsi: tutti i tuoi petali si dischiudono e la tua fragranza può liberarsi nel vento.
Anche l’uomo è un albero e anche il destino dell’uomo è fiorire: finché non fiorisce rimane fisso, bloccato.
C’è anche il desiderio di restare chiusi: esiste in molte persone – chi più, chi meno – differisce solo in gradi.

Aprirsi porta con sé la paura: se ti apri, diventi vulnerabile, se ti apri, non hai idea di cosa ti succederà; non ti fidi del vento, che cosa farà mai?  Ti porterà semplicemente via il tuo profumo.
Per questo si comincia ad accumulare, a fare provviste, e si diventa avari. Per questo le persone restano chiuse: sembra più sicuro, ci si sente protetti.
Dunque il conflitto è tra aprirsi e restare al sicuro.
La paura costringe la gente a chiudersi.
Ma bisogna imparare a lasciar andare la paura, perché se resti al sicuro tutta la vita, la vita stessa diventa inutile.
Solo per essere al sicuro? Allora non sarà una storia d’amore, non ci sarà avventura, non ci saranno vette; semplicemente procederai su una strada asfaltata: al sicuro, senza possibilità di rapina, perché non sei nella foresta e la questione di essere derubato non si pone nemmeno: cominci a morire.

Esci da quell’uovo.
Solo allora c’è vita.

Non dico che non ci saranno pericoli, sono l’ultima persona a promettere che non ci saranno pericoli: i pericoli esistono, ma sono belli, meravigliosi.
Quando sei aperto l’intera esistenza comincia a riversare la sua energia in te, e gli alberi sono più verdi di quanto sembrino ora, il sole è più splendente di come ti appariva, tutto diventa psichedelico, diventa ricco di colori.
Osho


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