Nell’articolo scritto per l’inizio dell’anno nuovo il 2020 ho messo in evidenza il numero 40, la somma dei due 20, allora mi è sembrato importante scrivere di questo numero che spesso si trova nei testi biblici e nel vangelo ed in questi giorni di quarantena ho compreso perchè mi aveva particolarmente colpita, più della somma teosofica 4.
In seguito ho fatto una diretta su FB, ho parlato del numero 20 partendo dalla descrizione delle Lettere Ebraiche. Il 20 corrisponde alla lettera Resh ed unendolo al significato del numero 40 ho compreso la finalità delle prove che stiamo vivendo in questo periodo e che ci stanno mettendo grandemente in difficoltà.
Trovate anche l’articolo con l’analisi del nome Covid 19 è proprio dal numero 19 che ha inizio il ragionamento.
La lettera 19 è Qof, significa “cruna dell’ago”, è come un portale, la porta stretta per giungere a Resh, la cima che rappresenta anche la testa; ma questo passaggio attraverso la cruna dev’essere fatto con “umiltà”, Qof lascia passare solo l’essenziale, solo le forze che hanno avuto la capacità di unificarsi davvero con lo Spirito.
Ma cos’è l’umiltà?
metto qui di seguito un passo essenziale dell’articolo dedicato all’umiltà che potrete approfondire se vorrete:
[] Umiltà proviene dalla radice latina humus terra, si intende al livello del terreno, ma se invece indaghiamo su cosa c’è “sotto” il livello dell’humus, scavando, scopriamo che lì esiste la matrice della vita vegetale, che è a sua volta matrice di quella animale, quindi anche di quella “umana”.[]
[] Essere umili quindi vuol dire essere connessi alla terra, avere i piedi per terra, Umani nell’espressione propria del termine; non è un privilegio acquisito per nascita ma il risultato di un lavoro che si dovrebbe fare per portare alla Luce la consapevolezza del perchè, ci troviamo qui su questa Terra. Collegati ad essa in un rapporto simbiotico, siamo totalmente estranei a ciò che avviene “sotto” il livello dell’humus e dimentichiamo la sua insostituibile forza generatrice. Quella stessa forza che fa germogliare un seme, noi ci nutriamo di quel seme e perciò la stessa forza è in noi, siamo noi la forza e il seme… non c’è nulla che ci differenzia dal seme. []
Una volta attraversata Qof con umiltà, (lo stiamo facendo in questi giorni) si giunge a Resh, la cima, la grande via universale verso il rinnovamento tramite la distruzione, il cambiamento e la rigenerazione. Resh ci presenta anche una scelta da fare tra 2 possibilità, l’elevazione o il declino.
Spiego: Resh è la lettera che si utilizza per definire rasha “cattivo” ma anche rosh “direzione”, c’è dunque la possibilità di una redenzione, ovvero con il ravvedimento si può compiere una trasformazione e può essere sorprendente essendo arrivati in “cima”, si può passare ad un grado superiore dell’evoluzione.
Troviamo conferma di questa descrizione nella numerologia, 2 simbolo della polarità che può andare verso lo zero infinito, fondersi in Esso creando una dualità espansa e senza limiti grazie all’integrazione dello Spirito infinito è così che ci si Rinnova. Il 20 è il numero che porta la comprensione di concetti mai capiti e le prove servono proprio a questo, a superare i propri limiti.
Altra conferma negli Arcani Maggiori, la carta del Giudizio è la numero 20, l’Essere Umano si auto-giudica, comprende la sua vera natura, ha finalmente coscienza di sè, così realizza l’unione dei due mondi presenti dentro di sè, spiritualizzando la materia può risorgere ad una Nuova Vita.
Certo bisogna scavare ancora, andare dentro di noi e starci, il tempo non ci manca, questo è certo; riprendere il contatto con la Terra, sanare lei e noi, per fare ciò dobbiamo comprendere cosa è essenziale per noi, cosa è veramente importante in questa vita?
Questa sintesi ognuno può ampliarla nella sua ricerca, dovessi scrivere tutti i particolari sarebbe così lungo l’articolo che pochi arriverebbero alla fine; invece vorrei che nonostante la sintesi si potesse credere che questo periodo cupo e tragico ha una sua finalità evolutiva. Ora forse ci sembra impossibile, finalmente passare da quella cruna, da quel portale ma… non siamo ancora nati nel nostro futuro ed è molto probabile il salto di consapevolezza. Sappiamo bene quali sono le cause e per Amore dobbiamo porvi rimedio, (qualsiasi esse siano), un evento a livello mondiale come il Covid19 può senz’altro portare ad un cambio di direzione, in tutti i settori dell’Umanità.
Dopo aver scritto questo articolo arriva la prima sincronicità, questo breve racconto, tutto è come dev’essere… Auguro a tutti noi ogni Bene possibile, anche per ciò che ora ci sembra impossibile.
L’impossibile è Possibile!
Patrizia Pezzarossa
Theos Numerologico
“Nonna, nei momenti bui cosa posso fare?”
“Andare in profondità cara, di te stessa.
Se rimani in superficie rischi di essere travolta.
Dal vento, dalla pioggia, dal freddo.”
“Non rischio di perdermi così?”
“No. Rischi solo di ritrovarti.
Ed è l’unico modo di affrontare il buio.”
“Come si fa ad andare in profondità?”
“E’ dannatamente semplice bambina.
Ma anche dannatamente complesso.
Vai dove c’è della terra, anche solo un piccolo pezzetto di terra, e inizia a scavare.
Tanto, più che puoi.
E più scaverai più inizierai a vedere e a toccare le tue profondità.”
“Ma nonna, cosa posso mai vedere in un buco nella terra?”
“Tutto ciò che è importante che tu veda.
Se riuscirai a non fermarti e a continuare a scavare.
Incontrerai le tue radici e le radici di altri che si intrecciano con le tue; pietre preziose che non immaginavi nemmeno potessero esistere così in profondità; ragni, lombrichi e piccoli insetti che ti potranno far paura o che non ti piaceranno; scheletri di piccoli animali sepolti e nascosti da chissà quanto tempo; terra umida, bagnata, nera che ospita un incredibile mondo sotterraneo dove tutto nasce e tutto muore.
Rimarrai stupita dal movimento immenso che troverai scavando.”
“Nonna, è pericoloso vedere questo mondo…”
“E’ più pericoloso non vederlo”
“Va bene, mi hai convinta.
Vado a scavare fuori e dentro di me.
Ma sei sicura che basta un semplice buco nella terra?”
“Inizia da lì. Il resto verrà da sé.
L’universo ha bisogno di un nostro segnale per poter agire.
La vecchia andò alla finestra.
Sorrise e da lì osservò il maestoso mandorlo fiorito in giardino.
Germogliato e cresciuto proprio nel buco che lei stessa aveva scavato a mani nude, con sudore e fatica anni prima.
Il buio giunge per portare vita.
Sempre.
Un racconto di fantasia che descrive un percorso di crescita, un esempio di come potrebbe essere il cammino per uscire dallo stato di Matto Zero e dalle sue ombre ed entrare nella Luce del Matto 22. I passi fondamentali in un cammino di conoscenza non sono molti ma l’essenziale è compierli. La vita stessa è un percorso iniziatico, accogliendo le prove che ci propone, fluendo in esse, ci modella e trasforma meravigliosamente al di là di ogni nostra aspettativa!
Lo trovate a questo LINK
Le descrizioni degli Arcani, in corsivo,
sono tratte dai libri di Simonetta Secchi riportati qui sotto: