Le notizie inerenti le Tavole Smeraldine non possono essere precise e scientifiche, sono segreti che si stanno svelando da pochi anni a questa parte, si tratta di segreti e come tali vanno centellinati perchè contengono verità che pochi sono pronti a comprendere e giustappunto chi non è pronto cerca la verità scientifica e non quella sublime.
Chi ricerca la Verità genuinamente, la ricerca in prima persona, non attende che altri, per esso, gliela porgano bella e pronta, altrimenti che ricerca sarebbe?
La parabola della farfalla ci insegna che è lo sforzo che determina la trasformazione, per lei da bruco in farfalla, per noi vale la stessa cosa riferita alla coscienza, possiamo avere una coscienza che striscia sulla terra o farle prendere il volo per conoscere i segreti di questo mondo, di questa vita e che ci riguardano profondamente.
Patrizia di Visione Alchemica

 

Circa 1300 anni prima di Cristo, l’Egitto, l’antico Khem, era in rivolta, e molte delegazioni di sacerdoti furono mandate in altre parti del mondo. Fra questi alcuni Sacerdoti della Piramide portarono con sé le Tavole di Smeraldo come talismano per esercitare la loro autorità su sacerdoti meno evoluti, discendenti da razze di altre colonie atlantidee. Le Tavole furono concepite come leggenda per conferire autorità al detentore da parte di Thoth.

Il particolare gruppo di sacerdoti possessori delle Tavole emigrò in Sud America dove trovò una stirpe fiorente, i Maya, che ricordava molto dell’antica saggezza. I sacerdoti s’insediarono e rimasero con loro. Nel decimo secolo, i Maya si stabilirono completamente nello Yucatan e le Tavole furono riposte sotto l’altare di uno dei più grandi templi del Dio del Sole. Dopo la conquista dei Maya da parte degli Spagnoli, le città furono abbandonate ed i tesori dei templi dimenticati.

Va detto che la Grande Piramide d’Egitto è stata, ed è ancora, un Tempio d’iniziazione ai misteri. In questa furono iniziati Gesù, Salomone, Apollonio ed altri.

L’autore, [Maurice Doreal N.d.T.] (legato alla “Grande Loggia Bianca” operante anche con il Sacerdozio della Piramide), fu istruito a recuperare e restituire alla Grande Piramide le antiche Tavole. Eseguì il suo compito in seguito a vari avvenimenti. Prima di restituirle, gli fu dato il permesso di tradurle e di tenere una copia della saggezza incisa sulle Tavole. Questo avvenne nel 1925 e soltanto recentemente è stato consentito di pubblicarne una parte. Il vero studioso saprà leggere tra le righe e conseguirà la saggezza. Se in voi c’è Luce, la Luce che è incisa in queste Tavole vi risponderà.

Riguardo alla loro forma fisica si tratta di dodici Tavole di smeraldo verde, composte di una sostanza creata per trasformazione alchemica. Sono indistruttibili, resistenti a tutti gli elementi e sostanze. In effetti, la loro struttura atomica e molecolare è fissa, non è mai mutata, perciò eludono la Legge materiale della ionizzazione. Sulle Tavole sono incisi i caratteri nell’antico linguaggio Atlantideo: sono caratteri che rispondono alle onde sintonizzate del pensiero, liberando la vibrazione mentale collegata alla mente del lettore. Le Tavole sono tenute insieme da strisce di amalgama colorata d’oro fissate ad una bacchetta dello stesso materiale. La saggezza ivi contenuta è il fondamento di antichi misteri. Per chi le leggerà con occhi e mente aperti la saggezza aumenterà di cento volte.

Introduzione alle Tavole di Maurice Doreal

Le ricerche umane per comprendere le leggi che regolano la vita sono state senza fine, eppure la verità è sempre esistita, di là del velo che protegge gli alti piani della visione materiale dell’uomo, pronta ad essere assimilata da coloro che, nella propria ricerca, ampliano la loro ottica rivolgendosi all’interno di sé, e non all’esterno.

Nel silenzio dei sensi materiali esiste la chiave per svelare la saggezza. Chi parla non sa; chi sa non parla. La conoscenza più grande è inesprimibile, perché esiste come essenza in piani che trascendono le parole od i simboli.

Tutti i simboli non sono altro che chiavi di porte che conducono alla verità, e molte volte la porta non si apre perché la chiave sembra troppo grande, e le cose che sono al di là restano invisibili. Se riusciremo a capire che le chiavi, tutti i simboli materiali, sono manifestazioni, e quindi estensioni di una grande Legge e verità, cominceremo a sviluppare l’ottica che ci permetterà di penetrare di là del velo.

Tutte le cose in tutti gli universi si muovono secondo una Legge, e la Legge che regola il movimento dei pianeti non è più invariabile della Legge che regola le espressioni materiali dell’uomo.

Una delle maggiori Leggi Cosmiche è quella che predispone la composizione dell’uomo come essere materiale. La grande meta delle scuole misteriche di tutte le epoche è stata di rivelare le opere della Legge che correlano l’uomo materiale e l’uomo spirituale.

L’anello di collegamento tra l’uomo materiale e l’uomo spirituale è l’uomo intellettuale, proprio perché la mente partecipa sia alle qualità materiali che a quelle spirituali. L’aspirante alla conoscenza superiore deve sviluppare il lato intellettuale della sua natura, e così potenziare la sua volontà, per essere in grado di concentrare tutti i poteri del suo essere sopra e dentro il piano che desidera.

La grande ricerca di Luce, vita ed amore, esiste solo sul piano materiale. Portata all’estremo, la sua meta finale è l’unione totale con la coscienza universale. Il principio nel materiale è il primo passo; poi segue la meta superiore della realizzazione spirituale.

LE TAVOLE SMERALDINE DI THOTH LINK

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