Un uomo aveva una campagna in cui teneva delle galline. Non aveva però alcun gallo. Un giorno vide, mentre si stava facendo buio, che una delle sue galline non tornava al riparo e restava all’aperto, dove il giorno le lasciava libere di razzolare. La cercò e la vide gonfia delle sue penne. Pensando stesse male non volle scocciarla, e la lascio in pace sperando che la mattina dopo l’avesse trovata viva.

Il giorno seguente la gallina era pimpante come al solito, mangiò tranquilla mente e l’uomo pensò che le fosse passato tutto, finché nel pomeriggio la trovò nella stessa posizione della sera prima. Allora capì che non stava male, ma restava a covare l’uovo come fosse una chioccia.

L’unico problema era che non c’erano uova da covare dal momento che non c’era alcun gallo!
In sostanza la gallina faceva la chioccia, covando le uova, senza che ce ne fosse bisogno. Durante il giorno l’uomo vide che la gallina restava senza bere o mangiare, ferma al suo posto. E quando fu sotto al sole caldo, se ne preoccupò. Si avvicino alla gallina e la osservò, ma lei, sebbene sotto il sole e visibilmente affaticata dal caldo, non aveva alcuna intenzione di spostarsi da lì. Mentre l’uomo rifletteva, un suo amico lo raggiunse per parlargli e saputa la situazione gli disse: “Spostala a forza, tanto non c’è niente da covare, è un sua fissa e non ha senso!”.

L’uomo sorrise, si allontanò un minuto e tornò con una ciotola piena d’acqua fresca che posò proprio accanto alla gallina. Quella aspettò qualche minuto e iniziò a bere piccoli sorsi senza muoversi. Poi l’uomo le spostò l’acqua e in una piccola ciotola le avvicinò del granturco e la gallina, dopo qualche minuto di attesa, allungò il collo e inizio a mangiare, sempre senza spostarsi di un centimetro dalle “sue” uova.

L’amico rise un po’ e criticò l’uomo perché assecondava la gallina che non aveva nulla da covare realmente. Quindi l’uomo gli disse: “Hai ragione, la gallina sbaglia perché non c’è nessun uomo da covare realmente, non verrà fuori alcun pulcino alla fine, ma pensi che adesso lo capirebbe? Credi di riuscire a spiegarle la cosa?” L’amico sorrise restando in silenzio.

E quello continuò: “Ora è sotto il sole e ha caldo. Il mio problema non è dimostrarle che si sbaglia, ma aiutarla. Ha sete e fame e non può muoversi perché ha il dovere di covare i suoi piccoli. Non importa se si inganni, in questo momento non capisce, quindi le porto acqua e cibo per aiutarla. A me interessa più il suo benessere che non dimostrarle che ho ragione io. Alla fine le passerà.”

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