I MODI ERRATI PER AFFRONTARE LE DIFFICOLTA’ SONO 3:
1) LA NEGAZIONE:
Si tenta di risolvere negando a se stessi che il problema esiste ; bisognerebbe agire ma non si agisce .
2)IL TENTATIVO INUTILE:
Si cerca di cambiare una situazione che è di per sé immutabile.
3)L’AZIONE SBAGLIATA:
Si agisce sbagliando .
Bisogna imparare a sopportare ciò che non si può correggere e correggere ciò che si può correggere !
Comunque l’uso della ragione nella risoluzione dei problemi è fondamentale : usala sempre !
I problemi nascono sempre dall’interno di noi stessi e la soluzione è sempre li dentro di noi .
I Cinesi risolvevano ogni cosa dedicando la vita intera alla coltivazione della purezza del cuore della semplicità;così diventavano sempre più umili e forti (dentro e fuori).
Era nutrire la passione per la grandezza .
Buddha (563 a.C. – 483 a.C.)
“Ogni tuo pensiero è qualcosa di reale, una forza”
Legge di attrazione:
La legge di attrazione dice che i simili si attraggono, ma in realtà si sta parlando a livello di pensiero.
“Quando lo vedi nella tua mente, ce l’hai a portata di mano”.
L’effetto placebo è un esempio di legge di attrazione: quando un paziente crede veramente che la pastiglia costituisca una cura, riceve quello che crede e viene curato!
La legge di attrazione è una legge di Natura; è impersonale e non fa distinzione tra cose buone e cattive:
capta i nostri pensieri e ce li trasmette come esperienze di vita.
Quello che noi pensiamo poi lo viviamo!
Quando pensiamo a cose che vogliamo veramente concentriamo su di esse tutte le nostre intenzioni, e la legge di attrazione darà esattamente quello che abbiamo desiderato. Ma quando focalizziamo la nostra attenzione sulle cose che non vogliamo (“non voglio fare tardi”, “non voglio ammalarmi”, “non voglio morire”, ecc.) la legge di attrazione non presterà ascolto al fatto che non le vogliamo, ma procurerà le cose che stiamo pensando, e infatti poi si verificheranno puntualmente.
La legge di attrazione non tiene conto dei “no”, dei “non” o qualsiasi altra negazione.
Per esempio:
“Non voglio fare tardi” = “voglio fare tardi”
“Non voglio ammalarmi” = “voglio ammalarmi”
“Non voglio litigare” = “voglio litigare”
La legge di attrazione ci dà quello a cui stiamo pensando!
I PENSIERI
I pensieri diventano le cose che si concretizzano nella vita.
I pensieri in pratica si trasformano in cose reali!
Mentre si pensa, i pensieri vengono proiettati nell’Universo e attraggono magneticamente tutte le cose simili che si trovano sulla medesima frequenza.
Tutto quello che viene emesso fa ritorno alla sorgente, e la sorgente siamo noi .
Per eliminare i problemi è assolutamente necessario ad eliminare gli ostacoli che noi stessi creiamo con la nostra ignoranza e con la nostra incapacità di vedere le nostre reali potenzialità.
Far sì che la confusione risplenda come saggezza pura; questo è il miracolo di una mente superiore: usare la sventura per diventare realizzare la forza che è in noi da sempre.
La funzione principale dei problemi che sperimentiamo nella vita è quella di rafforzarci il carattere, insegnandoci qualcosa che comunque dobbiamo imparare per poter crescere come persone e per vivere più profondamente la vita di tutti i giorni .
E’ molto utile chiedersi:
perchè sto soffrendo ? qual è il vero significato di tutto questo ?
Sono domande fondamentali per la nostra crescita come persone, per comprendere che la sofferenza ha sempre un significato più profondo, che forse non comprendiamo realmente .
Attenzione, perchè molto spesso ci accaniamo contro qualcuno o qualcosa che ci ha fatto del male, ma in realtà è solo un modo per non affrontare il nostro vero problema;
è un modo di utilizzare il conflitto esterno per non guardare quello che succede
veramente dentro di noi .
Primo modo per affrontare il problema: l’accettazione
Capire che la sofferenza ci serve per crescere e fare pace con quella parte di noi che non l’accetta è fondamentale. Se non accettiamo la nostra sofferenza, mettiamo in moto una serie di reazioni negative che ingrandiscono e potenziano enormemente il nostro dolore.
Non accettando il dolore iniziamo a vedere la sofferenza in mille modi diversi, creando delle immagini di paura che complicano sempre di più la situazione.
Accettare il problema è un modo intelligente per affrontarlo, perchè è anche un modo per ricordarsi che tutto è impermanente e quindi anche la situazione negativa che stiamo vivendo è destinata a cambiare.
Secondo modo per affrontare il problema:
affidarsi all’interno e non all’esterno !
I problemi nascono anche perchè noi proiettiamo delle aspettative sull’ambiente esterno: persone, luoghi, oggetti, ecc..; facciamo dipendere la nostra felicità da come queste realtà esterne entrano in relazione con noi. E’ chiaro che quando l’esterno vacilla allora anche noi vacilliamo e soffriamo. Quindi è molto importante imparare a fare affidamento solo su ciò che abbiamo dentro di noi; creare una buona relazione con noi stessi e trovare un centro di pace dentro di noi per poi incontrare e risolvere i nostri conflitti solo con il nostro centro d’amore.
Confucio diceva che per risolvere i problemi della vita bisognava fare due cose:
1 – chiedersi che cosa avrebbero fatto i saggi dell’antichità nella medesima situazione
2 – scegliere se seguire il loro esempio o la propria mente .
Tutta la filosofia di Confucio può essere spiegata con queste parole:
studio della vita; coltivazione di un carattere amorevole ( Ren );
seguire la via dell’universo, cioè della natura .
Nel cercare di risolvere i nostri problemi spesso creiamo una catena di percezioni erronee sulla realtà, e così l’ignoranza aumenta la nostra sofferenza .
Il pensiero costruttivo rispetto al nostro dolore è proprio quello che ci fa vedere la natura fondamentale del problema, cioè la sua impermanenza; qualsiasi situazione nella vita è destinata a cambiare, quindi anche il nostro problema finirà e ci insegnerà qualche cosa !
Terzo modo per affrontare i problemi:
modificare il nostro atteggiamento rispetto al problema:
Le difficoltà in realtà sono i semi della nostra possibile felicità; queste situazioni ci fanno vedere le infinite possibilità di trasformazione che abbiamo davanti; ci obbligano a sviluppare le nostre particolari qualità per poi riuscire a superare il problema .
Molto spesso o quasi sempre i tentativi o le strategie che noi studiamo per risolvere i nostri problemi sono completamente sbagliate e non fanno altro che peggiorare la situazione .
E’ il nostro modo di interpretare la sofferenza che è determinante; molto dipende dalle nostre risorse interiori: un grosso problema può essere vissuto drammaticamente oppure come una preziosa occasione di cambiamento.
Quarto modo per affrontare i problemi: La tua casa la tua mente
I maestri Cinesi dicono:
Qualsiasi cosa succeda perché la temi?
In fondo succede sempre tutto in casa tua, che è la tua mente.
Perché esci di casa? Perché cerchi la soluzione fuori di casa?
(fuori dalla tua mente o modo di percepire la realtà).
Rimani a casa (accetta il problema, cerca il tuo centro).
Poi continuano: la casa è sempre la stessa persona (tu): perché guardare altrove?
Quinto modo per affrontare i problemi:
Riconoscere la “menata”.
Riconoscere gli stati d’animo negativi; capire da dove provengono e come noi stessi li coltiviamo.
Sesto modo per affrontare un problema:
I saggi Taoisti dicevano: “ Minimizza ciò che cerchi e avrai ciò che ti serve”.
Settimo modo per affrontare un problema: La ragione animata dallo spirito
L’uso della razionalità:
Marco Aurelio dice :
“ Ti succede qualche cosa?! Allora torna subito dentro te stesso e usa l’armonia e la scienza che è in te!”.
Il tuo giudizio ti dice che cosa devi fare e cosa devi seguire con costanza per uscire dalla situazione .
Lui suggerisce sempre l’uso della ragione di fronte a qualsiasi problema .
“ Se ti è capitato qualche cosa allora era in qualche modo previsto dalla vita, non ti affliggere perché alla fine ti sarà in qualche modo utile “ .
Sempre Marco Aurelio dice :
“ Questa che ti è capitata non è una disgrazia, ma è una fortuna saperla sopportare coraggiosamente “.
Dentro di noi esiste un principio direttivo che ci guida verso il bene e ben oltre il problema.
La razionalità è anche guardare in faccia il problema: il nostro stato attuale e poi valutare le nostre reali risorse e poi valutare la meta che sarebbe lo stato desiderato.
1) Problema 2) Risorse 3) Meta 4) Vittoria: stato desiderato!
Spesso per raggiungere la meta si frappongono delle reali interferenze tra noi e i nostri obbiettivi ; allora bisogna cercare altre risorse e continuare verso il nostro stato desiderato .
Ottavo modo per risolvere un problema:
Considerare sempre ogni perdita come un nuovo acquisto (Chuang Tzu).
Nono modo per affrontare un problema : Visione erronea
Noi abbiamo la tendenza ad identificarci con il problema: “ sono depresso”; ma non è la verità; la verità è : in questo momento sto sperimentando la depressione, ma non sono la depressione .
Decimo modo per affrontare un problema:Il problema è dentro di te
Chi ha creato il problema ? Tu; si tu con il tuo modo di interpretare la sofferenza o il comportamento dell’altro o con le tue false aspettative !
Ti sei identificato con: “ quello che hanno fatto a me !”.
Ti sei messo dalla parte dell’ego e questo ti fa soffrire; questo è il problema!
Il problema allora è dentro di te e non fuori!
Undicesimo modo per affrontare i problemi: 8 giorni di vita
Affinché la passione non ci nuoccia, facciamo come se non ci restassero che otto giorni di vita.
(Pascal).
Se non si può più tornare indietro allora bisogna fare del proprio meglio per avanzare .
Dodicesimo modo per affrontare i problemi: Accettazione
Se accettata la paura come la depressione allora queste forze negative diventano delle risorse e delle spinte verso il positivo.
Tredicesimo modo per risolvere i problemi: piccole cose
Iniziare con piccole cose; con calma ogni piccolo gesto porta ad un altro e ad un altro ancora; nel tempo ti rendi conto che hai fatto grandi cose mettendo insieme piccoli atti; allora il problema e la visione cambia.
Quattordicesimo modo per affrontare un problema: non risolverlo
Il più delle volte succede che proprio i nostri tentativi errati di risolvere un problema lo ingigantiscono e lo complicano sempre di più .
Pitagora diceva: “ Ricordati che gli uomini sono essi stessi gli artefici delle loro disgrazie.”
Così continuiamo a ripetere dei modelli comportamentali che ci danneggiano e basta.
Più cerchi di controllarlo e più sei controllato dal problema; più ti intestardisci e più sei confuso. Allora il problema sei tu e non il problema stesso!!
Guardarsi troppo dentro in modo ossessivo non è sempre veramente costruttivo .
Quindicesimo modo per affrontare un problema:
La voce dell’Onnipotente grida” In piedi e avanti sempre !!” .
Non possiamo rimanere nel caos senza fare nulla; così andiamo avanti con forza guardando indietro per comprendere quali sono stati i nostri errori e non vacilliamo più; con forza seguiamo la forza del nostro intuito! Fidati sempre: la morte di un caro amico; una separazione dolorosa; che all’inizio sembrano eventi tragici senza soluzione poi si rivelano per quello che sono veramente: una guida per l’avvenire o un buon genio capace di darci buoni consigli.
Questi eventi cambiano la nostra vita per sempre.
Sedicesimo modo per affrontare un problema:
Dimorare nel proprio stato naturale e confidare nel fatto che tutte le cose che si manifestano sono cose che poi svaniscono.
TUTTO E’ TRANSITORIO!
Diciattesimo modo per affrontare un problema:
Se noi studiamo l’oggetto del nostro dolore e ne comprendiamo la natura; automaticamente, spontaneamente non ne siamo più coinvolti e sperimentiamo un senso di distacco rispetto al problema.
Questo sano distacco permette al saggio di non soffrire più.
Ringraziamo l’autore Felipe Guerra