L’acqua è generatrice di ogni forma, di ogni sostanza. E’ madre-padre della condensazione della forma, della manifestazione. E nata dall’unione del Padre e della Madre spirituali, dalle loro vibrazioni primordiali. L’acqua è energia vitale, pertanto nello stesso corso d’acqua possono crearsi le frequenze di un elemento o di un altro, a seconda del momento successivo del suo fluire e dell’avvenimento cosmico o terreno che attraversa. Così come in una goccia d’acqua è presente tutto il suo passato, è presente anche tutto il suo futuro ed il Tutto è in lei.
Quello che succede nel grande corso d’acqua, che attraverso tempi e luoghi si colora delle tante vibrazioni, succede anche nella piccola dimensione del corpo umano, dove l’acqua scorre cambiando continuamente vibrazione e, a seconda del tessuto che irrora, si tinge delle vibrazioni degli ioni degli elementi che muovono i potenziali di membrana attivando l’osmosi, lo scambio, il passaggio di quella forza vitale che si esprime nell’elettromagnetismo che è alla base del vivere.
Lo Yin e lo Yang, la Luna e il Sole, la notte e il giorno, la Madre e il Padre sono il nostro elettromagnetismo, la nostra vita: l’azione elettrica – il flusso di elettroni che si muovono da un polo capace di cedere ad un altro capace di assorbire – ci chiarisce l’azione del movimento vitale, cioè del maschile, del solare, dello Yang, proprio del giorno; mentre la ricettività magnetica che attrae creando il campo necessario per ogni trasformazione, si può paragonare alla forma Yin, femminile, lunare della madre e della notte.
Una caratteristica dell’acqua è la sua capacità di salita e di discesa: l’acqua cade dal cielo e, rinata dalla roccia, evapora ancora verso di lui. Il suo ciclo è una ritmica oscillazione che determina il nutrimento della Terra e l’informazione di equilibrio, o di disequilibrio, per gli elementi del nostro Cielo. Da questo ha origine l’informazione vibratoria primordiale che, dall’acqua, poi alimenta e forgia la materia.
Grazie alle sue proprietà di contenere “disciolte” in sé le informazioni e di essere assorbita, entrando così intimamente a far parte delle diverse sostanze, l’acqua è l’elemento di “comunicazione” delle informazioni medesime: le particelle elementari che la costituiscono, l’Idrogeno e l’Ossigeno, e che hanno indotto nei millenni la formazione di tutti i metalli e metalloidi e le permettono di risuonare a qualsiasi vibrazione o frequenza e di modificarsi, mutando secondo le esigenze o l’uso richiesto. Ecco da dove nasce la sacralità dell’acqua: il suo aiuto elettromagnetico, cosmico, può riportare in Terra la Luce, l’equilibrio ecologico, così come può trasmettere al Cielo tutto quello che noi facciamo in Terra.
VALVESTINO, LUOGO ALTO
Reputiamo che la Valvestino sia uno dei luoghi chiamati alti, perché alta è l’energia che vi è presente, e, come molti altri sulla Terra, ha il compito di sovrintendere alle funzioni, alle ricezioni dal sovrannaturale al naturale, dal cosmico al fisico.
La Valle fa percepire la sua grande forma a cellula, attraversata da linee energetiche, da cui riceve continue possibilità di crescita e di cambiamento, così come riceve possibilità da tutto quello che è presente in lei, che sia umano o non umano.
Pensare alla Valvestino o, ad esempio, a Milano, o ad un’altra città o ad un altro qualsiasi luogo, vuol dire pensare ad un organismo vivente che palpita ritmicamente di una vita formata dall’uomo, ma anche dalla presenza degli animali, delle piante, delle case, dei fiumi, delle condutture elettriche e di quelle idriche, dei campanili e delle antenne radiotelefoniche, dei pozzi e delle gallerie sotterranee, della terra stessa tutta che forma quel luogo.
Tutto quello che esiste in un posto, qualsiasi esso sia, serve alla sua composizione energetica e, come in un grande corpo vibrante, ne determina la potenzialità. Reputiamo che la Valvestino sia uno dei luoghi chiamati alti, perché alta è l’energia che vi è presente, e, come molti altri sulla Terra, ha il compito di sovrintendere alle funzioni, alle ricezioni dal sovrannaturale al naturale, dal cosmico al fisico.
I CENTRI DI ENERGIA
Tutta l’energia dell’uomo è amministrata e retta da una serie di centri, di punti energetici situati in prossimità di ghiandole endocrine, che regolano un insieme di linee di forza che ne formano il corpo: è chiamato “Aura” ed è del tutto simile a quello fisico, e vi interagisce per qualche centimetro sopra e sotto l’epidermide.
Questi centri, che in Oriente vengono chiamati Chakram, sono formati dalla compensazione delle energie delle singole parti di un corpo e dai relativi aspetti più sottili di questo. Seguendo la teoria che nel microcosmo si riflette tutto quello che è nel macrocosmo, è possibile ipotizzare e asserire che in un corpo vivente-uomo esiste tutto quello che è presente in un corpo vivente-città, o territorio, o regione, o pianeta, o, alla fine, cosmo.
La Valvestino è, quindi, il grande corpo cui portiamo riferimento: anch’essa è tutta attraversata da linee energetiche che ne formano l’Aura. Questo corpo energetico, duttile e plasmabile, riceve continue possibilità di cambiamento dalle presenze che si addensano e si rarefanno nei suoi paesi, nei suoi prati e nei suoi boschi e che creano quelle conformazioni chakram che ci piace suggerire legati a elementi specifici e rappresentativi della valle.
Ad esempio si può ipotizzare che il Centro della Testa, il Loto, possa essere individuato in quello che noi chiamiamo “CH”: il baricentro della valle.
Il Centro della Fronte, il terzo occhio, nel piccolo stagno che chiamiamo “Origine”, nel quadrante Fuoco.
Il Centro della Gola, o faringeo, nella “chiesetta di S. Rocco”, a Moerna, nel quadrante Fuoco.
Il Centro del Cuore, o cardiaco, nella valletta che noi chiamiamo “il Canalone”, accanto al paese di Persone, nel quadrante Aria.
Il Centro solare, o del diaframma, naturalmente, nel “monte Pralta”, nel quadrante Aria.
Il Centro Ombelicale in “S. Maria della Neve”, la chiesetta del Rest, nel quadrante Acqua.
Il Centro Sacrale nei ruderi della “chiesa di S. Michele” a Droane, nel quadrante Terra.
I CENTRI ENERGETICI DELLA VALVESTINO
Ma tutti questi chakram si avvalgono della forza e dell’energia che altri centri, più piccoli, inviano, corroborandoli e completandoli e interagendo con loro. Nella valle, quindi, abbiamo anche tutta una serie di altri punti d’energia che concorrono con quella dei chakram citati e con quella complessiva della valle.
Questi centri si addensano e portano il loro contributo lungo linee di forza che producono un ulteriore innalzamento del grande volume energetico che si è formato su questo luogo, su questa valle. Tutto concorre ad un moto continuo di ascesa, come a formare una grande punta energetica, un’antenna che svetta verso il Cielo, a richiamare le energie cosmiche che di là giungono.
Questa antenna funge da ricevitore e da trasmettitore: richiama le energie, le coagula nel luogo ove si trasmutano e si condensano, poi le riemette, come addolcite, umanizzate, nell’intorno.
La sua funzione è, si, quella di ricevere per gli abitanti e gli appartenenti a questo luogo, ma è anche quella di portare un’onda positivizzante tutt’intorno.
Valvestino, ha, ed ha sempre avuto, questa funzione di richiamo e di espansione e, nei millenni, l’abbiamo sempre vista all’opera in queste due direzioni, sul piano fisico e su quelli più sottili.
La sua funzione è quella della Trasmutazione: trasmutazione dei pensieri e delle azioni, ma anche trasmutazione fisica, quindi dei nostri corpi ed anche di tutte le nostre cellule.
La trasmutazione porta ad una nuova vita dopo la morte dell’essere attuale, porta ad una rinascita, porta ad una resurrezione.
La valle stessa, con i suoi paesi, le sue case ed i suoi corsi d’acqua, ha da sempre avuto l’aspetto di un utero, di una grande matrice pura e purificata dalle acque limpide che l’attraversano portando linfa alla sua vita di mediatrice terrena di quelle possibilità cosmiche, che, in Terra, l’uomo doveva trasmettere al suo prossimo, agli animali, ai vegetali, ai minerali: quelle che portano al cambiamento, alla trasmutazione.
Per mezzo della sua consapevolezza, l’uomo sapeva come rapportarsi a tutto ciò che gli era intorno e l’attuale scoperta del vivere secondo l’ecologia era il modo di vivere di un uomo che, abitando qui, viveva respirando l’aria impregnata di scintille di Luce.
Pensiamo che la Valvestino avrà una funzione molto importante nell’Era che sta per venire e per fare in modo che questo luogo possa risvegliarsi ed assumere l’importanza che deve avere, dobbiamo aiutarla!
Oggi l’uomo, per mezzo della consapevolezza e per mezzo di quello che lui può fare per ritrovare questi luoghi, può aumentarne l’energia.
ALTRI LUOGHI ALTI
Vi sono molti Luoghi Alti, voluti e risvegliati dall’energia Femminile, che è si è manifestata come la Vergine, e sono stati attivati proprio in certi punti fisici ed in certi momenti storici perché dovevano dare un certo tipo di aiuto all’umanità.
Ed è per lo stesso motivo che tutti i punti chakram della Terra hanno avuto sempre un momento storico in cui risvegliarsi, persone che, esattamente, si trovavano in quel punto, in quel momento e l’aiuto che giungeva non era solo per loro o per un ristretto numero di persone che avevano avuto la fortuna di assistervi, ma era un aiuto per tutta l’umanità.
Per fare un esempio conosciuto, legato alla nostra religione, ci si può ricordare del fenomeno Lourdes: è iniziato nel 1848, quando occorreva veramente la” purificazione” delle genti di Fatima, ai primi del 900,dove vi è già una presa di coscienza, un risvegliare l’uomo che stava precipitando verso la materia, poiché in effetti gli ultimi secoli di questo secondo millennio si sono dimostrati come i più materiali della nostra storia: siamo andati sulla Luna, abbiamo scoperto cose incredibili, ma ci siamo sempre più legati all’uomo, alla Terra, alle cose che possiamo toccare con le nostre mani.
E ci siamo staccati da Dio!
Molti scienziati si vantano di essere atei! e questo ci dovrebbe far pensare. Quanto l’uomo è più sicuro di se stesso e più crede di non aver bisogno di nulla.
A Fatima è stato un risvegliarsi, un portare un aiuto che permettesse di riprendere coscienza del nostro rapporto con il Padre.
I luoghi delle Apparizioni
Anche gli altri luoghi di Apparizione sono sempre stati concentrazioni di aiuti specifici.
Ad esempio, in Lombardia, abbiamo: S. Damiano e Montichiari, altri luoghi alti.
Montichiari è un luogo di Apparizione dove ci sono 12 acque di sorgenti diverse, 12 acque che sono legate a differenti aiuti e a determinati motivi per cui essi possono esserci.
A S. Damiano vi è un’acqua che porta la pace, la tranquillità dei cuori, il desiderio di essere in armonia col creato, ma anche cogli altri uomini.
Attualmente il punto più energetico, che conosciamo, è Medjugorije, il luogo ove, da anni vi è un’apparizione Mariana quotidiana. In questo luogo l’acqua si carica dell’energia che porta alla massima spiritualità. E, quindi, tutto quello di cui l’uomo può avere bisogno.
Ma i Luoghi Alti non sono legati soltanto alla nostra Vergine, ai nostri santi, ai nostri modi di pregare: tutti i luoghi sono legati al Volere della Divinità. Dio è Dio per tutti. E sempre presente per tutti. E la grandissima Energia che aiuta tutti. E ritroviamo luoghi di massima concentrazione di energia dedicati, predisposti, consacrati a Lui in tutte le parti della Terra, poiché tutti gli uomini vengono aiutati dall’Energia Cosmica. E lo sono sempre stati.
Se andiamo col pensiero indietro nel tempo troviamo templi che si sono modificati con lo scorrere dei secoli: da tempio celtico, dedicato al Dio Sole, sono stati offerti alle divinità romane, poi dedicati al Dio Cristiano, per poi ritornare, ad essere pagani e cristiani, in un avvicendarsi che è un evolversi del modo di sentire in cui però permane la sacralità di quei luoghi energetici e del fenomeno occulto che in essi avviene.
Un tipico esempio di questo avvicendarsi di religiosità ci è dato da Santiago di Compostella, all’estremo Ovest dell’Europa, là ove il luogo è ancora appellato “finisterrae” perché oltre questo non si conosceva altro che l’oceano e, poi, il … nulla.
Questo è veramente un punto focale ed energetico dove tutte le religioni sono apparse e scomparse, sostituite da altre, superate non da religioni migliori, ma da interessi politici o commerciali di persone che lo frequentavano e che sostituivano religione ed interessi del luogo. Sostituivano, cioè, il mezzo di pregare Dio, ma non sostituivano il luogo ove pregarlo.
A quei tempi vi era una lunga strada che collegava tutta l’Europa dell’Est a quella dell’Ovest: da una zona molto vicina all’attuale Medjugorije, andava verso le Alpi, passava per il crinale delle montagne che circondano la Valvestino, seguiva tutto l’arco alpino arrivando nel novarese (dove c’è la chiesetta di San Germain, vicino al Villaggio Verde), poi nella Val d’Aosta, passava, in Francia, da Lourdes e da Monserrat e da tutti gli altri punti energetici che per combinazione erano nella direzione di questo punto fortemente energetico.
La strada legava tutti questi luoghi e probabilmente ricalcava (e ricalca!) una strada sotterranea, una linea di energia positivizzante che scorre sotto la crosta terrestre e che tuttora è esistente ed operante.
Ogni luogo ove l’uomo ha costruito una chiesa, un tempio, un santuario ha sempre scelto un luogo energetico. Ma l’uomo come faceva a sceglierlo? Non venivano certo chiamati geologi o scienziati con strumentazioni sofisticate, l’uomo utilizzava il proprio strumento: la propria conoscenza e la propria coscienza, quindi la propria consapevolezza.
Mettendosi nei confronti della Terra in un rapporto d’amore, quindi di apertura, sentiva quale era il punto più carico, od anche il punto che era da fuggire. Entrato in contatto con la Terra, trovava con sicurezza il luogo di massima energia e lì sacrificava alla divinità, lì si metteva a pregare e lì predisponeva il luogo per l’adorazione: lì costruiva il proprio tempio. Questi luoghi di concentrazione di massima energia sono veramente ovunque.
Chi vi è stato ha già provato questa energia che, attraverso la pelle, che è il nostro più grande organo di percezione, di trasmutazione e di microinformazione, ci parla del sovrannaturale che è intorno a noi e lo mette in comunione col sovrannaturale che è in noi. E, allora, l’uomo può iniziare ad utilizzare i mezzi grandissimi che lui ha per risvegliare e potenziare queste energie.
La fede, e con questa i mezzi che le sono collegati come la preghiera, la meditazione, gli atti votivi, l’accensione delle candele e degli incensi, l’offerta di doni e di fiori, le processioni e i canti, portano ad elevare la carica energetica di un luogo.
La forma stessa della costruzione che su questo viene fatta, va ad enfatizzare, come una cassa di risonanza, questa carica: ecco allora la differenza degli spazi dei templi e delle chiese tanto legati, non alla religione, ma al sentire dell’uomo in quella determinata religione ed in quel momento evolutivo e storico.
Le forme elevano anche l’energia dei luoghi che non sono ancora carichi, ma, dove questi lo sono già, dove questa forza interna ha desiderio di uscire (perché vi è proprio il desiderio, da parte di questa forza, di uscire, di espandersi, di aiutare) è come se tutto sia pronto per un’esplosione e sia in attesa che qualcuno accenda la miccia per permettere che l’esplosione di Luce e di Amore possa espandersi nell’intorno. E una bomba ad orologeria, caricata per un determinato momento storico.
Nel tempo, l’energia della zona produce una vibrazione spirituale che carica l’ambiente, le persone, gli animali, i vegetali, le acque: tutto si carica e, caricandosi, tutte le vibrazioni diventano più sottili, fintanto che, in un momento preciso, gli abitanti di quel luogo, quindi carichi di questa energia e di tutto quel patrimonio energetico e culturale che questa terra poteva dar loro, si elevano, fisicamente e spiritualmente, tanto che permettono alla Divinità di appoggiare il proprio piede su questo gradino, che quegli uomini, in funzione a tutto ciò che li ha preceduti, hanno formato.
E avviene il miracolo: la condensazione, il cambiamento di stato di un elemento aeriforme che diventa solido: la fusione di un’energia immensa nella dimensione di un minuscolo aspetto umano.
Pensiamo alla pasta del pane: si prepara con la farina, con l’acqua e con il lievito.
Si lavora con le proprie mani, la si impasta con un’azione d’amore e questa pasta, lasciata a riposare sotto un candido tessuto, cresce, aumenta di volume, si gonfia, finche ad un certo punto, la possiamo mettere al fuoco e il miracolo del pane avviene.
Anche nei luoghi alti avviene la stessa cosa: l’uomo, che è la farina, si è unito all’acqua, che è la fede, alla terra, che è il sale, e alla consapevolezza, che è il lievito, e si è predisposto all’avvenimento miracoloso, all’avvento della Grazia, che è l’incontro con il Fuoco.
Dove vi sono i luoghi sacri è successa la stessa cosa: è stato messo nel pane di terra il lievito d’amore, e questi luoghi già carichi, perché l’Energia Cosmica, da sempre, aveva “deciso” che un giorno vi sarebbe accaduto qualcosa.
Tutto, nel tempo, aveva concorso ad elevare quel gradino, l’ambiente si era innalzato ed aveva permesso alla Divinità, ad un certo momento, di comparire e di produrre il miracolo.
E stata innescata la miccia, l’energia Divina è arrivata ed ha cominciato a dare il Suo messaggio che è l’esplosione d’amore che occorreva all’umanità in quei particolari tempi.
Ed anche ai tempi d’oggi… perché chi, ancora, si avvicina ad una fonte, chi si ferma nel silenzio della preghiera, chi, lento, percorre il portico di un chiostro si sente raggiunto da un sentimento buono, positivo e positivizzante.
Per questo bisogna fare in modo che tutti percepiscano, con consapevolezza, l’energia santa di questi luoghi, che comprendano come è possibile trarre benefici e rinforzi da questi, come dall’acqua e dall’aria che sono tutte espressioni di un luogo energetico, alto.
Per non essere pesantemente attratti dalle forze che fanno gravitazionare sempre più l’uomo di questa fine di millennio, bisogna volersi porre in apertura cosciente nei confronti di tutto ciò che l’Energia Cosmica ci ha permesso di avere.
Così come bisogna frequentare i luoghi sacri, bisogna utilizzarne l’acqua per poter porsi nella posizione di colui che vuole comprendere, che vuole sentire dentro di sé il richiamo che, per mezzo delle innumerevoli Presenze Divine in Terra, gli è stato inviato. Questo permetterà un cambiamento, una inversione di tendenza, un riappacificazione con sé stessi e con tutti quei valori che, oggi, stanno sparendo.
Posto su questa strada, anche se dovrà farlo con difficoltà, l’uomo ricomincerà ad aver fiducia in sé stesso e ad amarsi, di conseguenza porterà amore al prossimo e a Dio.
La Terra, l’Acqua e l’Aria dei Luoghi Alti contengono le vibrazioni cosmiche che positivizzano la natura gravitazionale e sono aiuto per l’equilibrio energetico dell’uomo.
A Lourdes si sa, per esempio, che il maestro Apollonio di Tiana, coevo di Cristo ed illuminato, dopo aver fatto un viaggio nei sacri monti del Tibet, ha avuto l’incarico, dai maestri di saggezza che dimorano là, di portare delle pietre, e precisamente dei geodi, in determinati luoghi d’Europa.
Al suo ritorno ha posizionato all’interno della terra, o della roccia, dei vari luoghi, questi geodi, queste bombe ad orologeria di positivizzazione.
Quella che ha posato a Lourdes è come un grosso uovo, luminosissimo, tuttora esistente, che sta continuando ad emettere la propria energia. Da circa il 50 dopo Cristo al 1848 la pietra è rimasta in attesa.
Emanava, come involontariamente, la sua energia: nello stesso modo l’uranio fa uscire, involontariamente, radiazioni d’energia anche se questa non viene utilizzata dall’uomo.
Finche la crescita spirituale di tutto il paese, e del mondo, ha portato una bambina, che era evidentemente la più pura, la più pulita, la più pronta ad accettare questo tipo di avvenimento, ad andare proprio quella mattina, in quel luogo, a quell’ora e a vedere la Vergine discendere e farsi percepire.
Un altro Luogo Alto è a Cracovia, dove il geode ha potuto iniziare la sua opera nel 1939.
Poi ve ne sono molti altri: in Spagna, in Grecia, in Africa. Alcuni sono gia conosciuti e riconosciuti, ma ve ne sono tantissimi di cui non abbiamo ancora conoscenza.
Noi crediamo che un geode sia stato posto anche nella nostra Valle ed anche questo viene attribuito ad Apollonio e lo si può verificare perché la Valvestino, ed in particolare il monte Pralta, è, già ora, un luogo di vibrazioni fortissime, anche se il geode probabilmente sta aspettando che qualcuno permetta il suo risveglio per mezzo di un nuovo avvento di una nuova Perfezione Divina.
Fonte: http://www.istitutocosmos.it/valvestino.asp