Nella mente creiamo il Giudice, una parte di noi che giudica costantemente tutto ciò che facciamo o non facciamo, tutte le emozioni che proviamo o non proviamo.
Normalmente, il giudice ci trova colpevoli, e pensiamo di doverci punire: la parte della mente che riceve il giudizio e sente il bisogno della punizione, è la Vittima.
La vittima è quella parte di noi che dice:
“Povero me, non sono abbastanza bravo, forte, intelligente. Come farò?
Come posso anche solo provare?”
Il giudice e la vittima reggono le loro esistenza sui nostri sistemi di credenze, cioè su ciò che crediamo e su ciò che non crediamo, un sistema che è stato istillato nella nostra mente fin da bambini, quando credevamo a tutto quello che gli adulti ci dicevano.
I Toltechi chiamano questo meccanismo Giudice-vittima-sistema di credenze con il nome di PARASSITA.
La mente umana è malata, a causa di un Parassita che le ruba l’energia vitale e la gioia.
Il parassita si trasmette come un virus, dai nonni ai genitori, per arrivare fino a noi, che a nostra volta lo passiamo ai nostri figli, ed il suo cibo sono le emozioni negative che provengono dalla paura.
Il Parassita è un essere costituito di energia emozionale, e si tratta di un essere vivo. Sopravvive alle emozioni negative e si nutre di sofferenza.
“Possiamo ribellarci e dire no!
dichiarando guerra al Parassita, una guerra di indipendenza, una guerra per il diritto di usare la nostra mente ed il nostro cervello.
Per questo in tutte le tradizioni sciamaniche americane, gli adepti si definiscono Guerrieri.
Sono in guerra contro il Parassita annidato nella loro mente.
Questo è il vero significato dell’essere un Guerriero.
Guerriero è chi si ribella all’invasione del parassita.
Possiamo vincere o perdere, ma non avremo ceduto senza combattere.”
Don Miguel Ruiz
Acclimatarsi a una prigione….non fa di te un uomo libero.
Michael Tsarion
Dubium sapientiae initium.
Il dubbio è l’inizio della sapienza.