osho
“Siete ancora i bambini che giocano sulla riva del mare. Siete ancora i bambini che cercano conchiglie sulla spiaggia.
Siete ancora i bambini che raccolgono i fiori di campo. Siete ancora i bambini che tentano di prendere una farfalla.
Quella purezza dell’infanzia è ancora presente: non vi è stata tolta – è solo stata ricoperta dalla serietà, dall’ego, dalla mente. È là!
 
Una grossa pietra sta ostruendo la sorgente, ma la fonte non è sparita.
Sposta il masso e la fonte ritornerà ancora a fluire in tutto il suo splendore. Non ci si può dimenticare mai come si fa a ridere. È come nuotare: non puoi dimenticartelo. Una volta imparato, non te lo scordi.
Puoi non andare al fiume anche per cinquanta anni, ma dopo cinquanta anni, immediatamente, riesci a nuotare. Non hai neppure bisogno di ricordartelo. E ridevi, quando eri un bambino.
 
Ogni bambino nasce pieno di vita, pieno di gioia! Una grande energia, un grande amore per la vita, un’immensa curiosità, un’infinita meraviglia, stupore per le piccole cose. Ogni bambino nasce amando l’avventura, un esploratore. E ogni bambino nasce con un grande coraggio per affrontare l’ignoto. Lo paralizziamo. Lo fermiamo. Glielo impediamo. Cominciamo a educarlo – e qualunque cosa definiamo educazione non è nient’altro che distruggere tutte le sue potenzialità, lasciandogli solo dei limitati ambiti di vita – togliergli tutto il suo cielo e dargli un piccolissimo angolo nel mondo. Gli togliamo tutto ciò che ha portato [in questo mondo]; lo facciamo diventare un medico, un ingegnere, un uomo d’affari, un soldato, un politico – lo limitiamo.
 
È nato come il tutto, come infinità; tutte le possibilità erano aperte. Gli chiudiamo tutte le strade e ne lasciamo solo una aperta. Lo abbiamo ucciso! Permettiamo che solo una sua minuscola parte viva. Prova a pensare a un uomo d’affari: vive solo come uomo d’affari. Mattina, pomeriggio, sera, notte, vive come uomo d’affari. Sogna di affari, parla di affari, legge di affari – la sua vita intera è diventata ‘affari’. Che cosa hai fatto a quest’uomo? Che disgrazia gli è successa? Non può essere niente altro! Non sa come uscire da questo piccolo buco in cui ha iniziato vivere.
Un uomo dovrebbe poter fluire; dovrebbe potere essere tutto. Dovresti vivere come totalità; dovresti vivere in modo multidimensionale, non unidimensionale, non lineare. Vivere come una linea è vivere una vita molto povera. Non ce n’è bisogno! Ma siamo diventati tutti così fissati sui nostri angolini, legati a questi angolini che chiamiamo le nostre menti, i nostri ego, questo e quello. E così tanto ossessionati da quei piccoli buchi, caverne – sporche e scure, squallide e tristi. Ma ci siamo abituati a quei posti e abbiamo paura dell’aria aperta e abbiamo paura del cielo aperto e del sole e della sabbia e non usciamo mai dai nostri piccoli spazi. È così che è sparita la risata. La vita è sparita! – come può sopravvivere la risata senza una vita? Il vostro spirito è morto. Sii coraggioso! E la risata seguirà. Sii coraggioso e vivi intensamente! È dall’intensità che nasce spontaneamente un’attitudine giocosa – perché quando vivi al massimo cominci a traboccare. Ed è proprio questo traboccare d’energia la giocosità: non c’è una mappa per raggiungerla, non c’è una tecnica… basta la comprensione.”

OSHO: “Walk Without Feet, Fly Without Wings and Think Without Mind # 5”

Osho Torino Piemonte


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