Ho raccolto in questo post alcuni scritti sulla Festa della Donna che vanno controcorrente non aderendo alla giornata dell’8 Marzo in modo tradizionale.
Questo cercavo, donne controcorrente, cantare fuori dal coro è Cambiamento, verificare la storia che erroneamente ci viene propinata è Cambiamento, Joanna lo ha fatto ed altre che ho incontrato leggendo qua e là.
Donne della Nuova Era, che non recriminano, non fomentano rivolte contro l’altra metà del cielo, Donne che non scandagliano le melme fetide del passato degli esseri umani, ne sono a conoscenza ma, consapevolmente sanno che la melma va purificata e trasmutata con ben altre energie che non sono la rabbia e il rancore.
Donne che hanno scoperto il Femminino Sacro e sono fiere di essere se stesse, non hanno bisogno di vendette, indirizzano il loro pensiero ed il loro cuore in un focus tenace verso nuove creazioni che veramente liberino la Donna dai condizionamenti del passato e del presente; il pensiero crea e chi ne è consapevole agisca saggiamente con tutta l’energia di cui noi donne siamo dotate fin dalla nascita, tutte le donne del pianeta e, tutti gli uomini che comprendono, possono davvero cambiare il pianeta, le due metà del cielo insieme in pace e collaborazione uniti in un solo intento… l’impossibile è possibile!!!
Patrizia Pezzarossa
(Don Ruiz insegna: sii scettico ma impara ad ascoltare) ma il mio pensiero vuole andare in un’ altra direzione..
Se c’è il giorno della donna.. vuol dire che c’è il giorno che non è della donna.. come la festa di san valentino, del papà.. del nonno.. degli omosessuali.. e di tutto quello che ci siamo inventati per distrarci in tutte le maniere possibili ed immaginabili… Non si riesce a concepire che chi crea la divisione, anche se in cuor suo con buoni propositi, non fa altro che alimentare questa divisione..
Soltanto togliendo il pensiero dell’esistenza di parti dell’umanità e della terra che hanno bisogno di essere “protette” (perché poverine sono in difficoltà) alla fine si può eliminare questa diversificazione e questa difficoltà.
La discriminazione nasce dentro di noi, dai pensieri che emaniamo. Osservate quale “giorno” non è ricordato: quello degli uomini, quello dei ricchi, dei sani, dei felici, degli sposati, dei vivi… di chi alla fine sta bene… e allora sapete una cosa?
Non voglio nessun giorno dedicato a me… così ho tutto l’anno!!!
Joanna Hellas Beta
E’ la festa della donna, ennesima celebrazione di una sconfitta. Perché questa festa è stata istituita per dire al mondo che la donna è un essere umano come gli altri, con gli stessi diritti e non qualcuno a cui far pagare le colpe del mondo. Ogni volta che celebriamo questa festa diciamo che questo traguardo non è stato ancora raggiunto.
Io sogno il giorno in cui aboliremo questa festa e potremo dire che non è più necessaria. Quel giorno sarà la vera Festa della Donna!
Simona Barè Neighbors
Oggi, 8 marzo, lo celebro così (come ogni altro giorno):
“Se tutte le donne fossero consapevoli del loro potenziale, nel giro di cinquant’anni tutta l’umanità potrebbe essere rinnovata”
O.M. Aivanhov
“Quando le donne diventeranno nuovamente le Sacerdotesse del culto dell’Amore divino, della Purezza e della Grazia, gli uomini impareranno la lezione per ridiventare cavalieri della nobiltà e ritrovare le qualità che hanno perso. Ciò avverrà proprio grazie alla donne” O.M. Aivanhov
Roberta Cavallo
Commento al post di Roberta Cavallo
E’ ciò che vado scrivendo anch’ io, basandomi sulle profezie della Curandera o anche di quelle egizie e della donna di rame, ma ho l’impressione a volte di uscire fuori di senno, perchè la bellezza di questa verità è talmente alta che mi sento io fuori portata, mentre gli altri stanno dentro, ma questa verità la sento dentro di me con un energia così forte che mi appaga l’anima….
Donne che avete in voi il potere sacro e lo state lasciano scemare tra sesso e miserie materiali, riprendetevi il vostro ruolo primordiale, non lasciate la responsabilità sulle spalle di poche….. non restate sorde al richiamo della PACHAMAMA non invadete il ruolo destinato agli uomini… o sarà troppo tardi!
Assunta Grasso