“L’attaccamento è la radice di ogni sofferenza”
Buddha
La morte è parte naturale della vita.
Gioisci per coloro che intorno a te si trasformano nella forza.
Dolore non avere; rimpanto non avere.
L’attaccamneto conduce alla gelosia; l’ombra della bramosia essa è.
Yoda
Noi tutti vogliamo essere liberi e di conseguenza sentirci liberi, ma è davvero così?
La maggior parte delle persone crede di essere libera quando in realtà si illude di esserlo.
La libertà è più di ogni altra cosa uno stato mentale.
Tutto si riduce alle tue intenzioni, ai tuoi desideri e al livello di attaccamento, a particolari situazioni che vivi.
L’attaccamento è una forma di resistenza alla vita che non ci permette di essere liberi e allo stesso tempo, ci impedisce di seguire la nostra parte più profonda.
L’attaccamento generalmente puo’ avere origine da un bisogno di accettazione, che genera la paura di non essere accettati così come siamo e allo stesso tempo di non essere amati. In questo modo crediamo che attaccandoci ad una persona questo nostro bisogno si soddisfi. In realtà ci stiamo solo illudendo, perchè alla radice di tutto non c’è il nostro cuore ma semplicemente una neccessità puramente egoica.
Ecco le 5 modalità di attaccamento da lasciare andare per sperimentare la vera libertà nella vita:
1) Aspettative
Tuo padre vuole che tu abbia una buona istruzione. Tua madre invece ti vuole vedere sposata/o con un bravo/a ragazzo/a. L’istituzione scolastica vuole farti diventare uno schiavo del sistema. I media vogliono che tu creda a tutto quello che ti propinano, promettendoti una vita che molto probabilmente non avrai mai. Tutte queste influenze esterne ti tengono intrappolato in uno stato d’animo che ti affligge con la costante necessità di impressionare qualcuno, o quello di essere all’altezza di aspettative che non hanno nulla a che fare con ciò che vuoi veramente fare. Forse vorresti lasciare la scuola e iniziare una tua attività. Forse vorresti essere single, oppure non hai bisogno di cose materiali come ti hanno sempre fatto credere. Il mondo intorno a te sta costantemente cercando di trasformarti in qualcuno che non sei imponendo le sue aspettative sulla tua vita. Questo genera un programma mentale che ti tiene costantemente sotto pressione per soddisfare tali aspettative, stai spendendo le tue energie cercando di lasciare un segno nella coscienza di qualcun altro per ottenere la sua approvazione. Essere liberi vuol dire vivere per se stessi.
2) Passato
Il tuo passato non definisce chi sei. Contrariamente a quello che la gente intorno a te potrebbe dire, tu non sei definito da tuoi peccati, successi, errori, o insuccessi. Tutto ciò che hai fatto nel tuo passato, sia positivo che negativo, ti impedirà di evolverti fino a quando vivrai con giudizio e sarai collegato ad esso. Se rimani attaccato a queste esperienze potresti andare incontro ad uno stato depressivo o di apatia per qualcosa che non esiste più. Anche se sei attaccato ad un’esperienza positiva, c’è il rischio che tenendola sempre con te non ti faccia vivere e assaporare le esperienze del tempo presente.
Il tuo passato è destinato a fungere da guida e da bussola per essere al tuo servizio, ma ti è stato detto da sempre che noi siamo la somma della nostra storia.
Questo si traduce in: “Che cosa ho fatto o compiuto all’interno del mio recente passato?”. Chi si tiene legato al passato fa solo affidamento su di esso, per avere un senso di identità e di valore nel mondo. Qualunque cosa tu abbia fatto o non fatto nel tuo passato non ha alcuna importanza e non definisce chi sei. L’unica cosa che conta è ciò che si sceglie di fare in questo momento per andare avanti.
3) La necessità di impressionare gli altri
La necessità di impressionare gli altri in ultima analisi, proviene dal nostro ego, ed è il risultato di milioni di anni di ‘evoluzione’. Tutto questo ha creato uno spirito di competizione dentro di noi che ci tiene schiavi, con la costante necessità di mettere in ombra gli altri membri della nostra specie. La specie più veloce, più forte e più adattabile è quella che si protrarrà e si riprodurrà nella prossima generazione. Questo è lo scopo dell’ego che ci è servito nel nostro passato.
Questo non è necessario in una società moderna di esseri umani razionali, ma il senso di dover competere tra loro in ultima analisi, deriva da una parte arcaica del nostro cervello che è ancora cablata attraverso milioni di anni di condizionamenti ricevuti. Questo si traduce in competizione per un semplice mi “piace” su Facebook, per il nostro conto bancario, o forma fisica. Si manifesta la necessità di essere riconosciuti, confrontandoci continuamente e cercando di impressionare gli altri.
Domare il nostro ego è la chiave per essere liberi senza avere la neccessità di mettere in ombra le altre persone. Vivere per se stessi e essere fedeli a ciò che si vuole nella vita. Molte persone svolgono dei lavori che odiano e comprano cose che non possono permettersi pur di apparire. Tutto questo si identifica con il nostro ego.
4) La paura del futuro
La paura del futuro deriva dallo spostare la nostra attenzione in un momento ipotetico piuttosto che nel momento presente. Dato che la nostra attenzione è consumata in quel momento ipotetico, le emozioni cominciano a generare ansia e paura all’interno del nostro campo di energia.
Non c’è nulla di spaventoso nel futuro. Il futuro fa paura solo se prevediamo un fallimento, o un dolore. Questo non fa altro che anticipare le nostre paure che si materializzeranno di conseguenza. La strada per superare la paura del futuro si divide in due percorsi: in primo luogo, dobbiamo mantenere la nostra mente e l’attenzione concentrata su ciò che sta accadendo all’interno del momento presente. In secondo luogo, dobbiamo superare ogni sentimento di incredulità celato in noi stessi.
Nel futuro non c’è nulla da temere. E’ solo un altro momento presente esattamente come questo. Se siamo in grado di imparare a sfruttare il momento presente e renderlo il più sereno possibile, il nostro futuro lo sarà di conseguenza.
5) I rapporti inutili
Le relazioni sono disponibili in molte categorie: compagno/a, amici, familiari e colleghi di lavoro. A volte, rimaniamo incastrati nei rapporti semplicemente perché non vogliamo fare del male all’altra persona. In altre parole, manteniamo rapporti e amicizie con indivividui che giocano con i nostri sensi di colpa.
Se viviamo un rapporto che ci causa solo sensi di colpa, ci stiamo adattando ad una situazione malsana per paura. Così ad esempio, molte persone si ritrovano in matrimoni infelici per timore, dimenticando che la vita è troppo breve per fare altro che seguire il loro cuore. Lascia andare la paura e datti il permesso di seguire il tuo cuore. Libertà significa essere liberi di esprimere se stessi, dire quello che si vuole dire e sentire ciò che si sente, anche se questo significa a volte rendere qualcun’altro infelice.
Stai seguendo il tuo cuore? Stai vivendo per te o per le persone che ti sono vicine? Sei fedele a quello che senti in ogni momento?
Non sarai libero nella vita finché non lascerai andare ogni attaccamento.
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