Per il tempo in cui viviamo questa è la citazione più opportuna, quella che meglio esprime ciò che sentiamo ma che a volte non riusciamo a formulare, ed invece se lasciamo andare… se ci lasciamo andare…  possiamo dichiararla, ad alta voce e agire.
L’evoluzione personale porta a galla le personalità, elaboriamo, trasmutiamo e dopo tutto questo lavoro abbiamo cambiato idea su molte cose, su di noi, sugli altri, sulle relazioni, sulla realtà illusoria che ci circonda. Whitman con questa frase già sapeva il tempo che ci attendeva, era connesso alla sua Anima, al suo Spirito e sapeva per se stesso ma oggi più che mai anche per noi e ci offre uno spunto per comprendere quanto ci sta accadendo, qui dentro e… lì fuori!
Patrizia di Visione alchemica

“Mi contraddico? Certo che mi contraddico!
Sono grande, contengo moltitudini…”
Walt Whitman da Canto di me stesso, in Foglie d’erba

[…] L’altro timore che ci allontana dalla fiducia in noi stessi è la nostra coerenza: ci trattiene il rispetto per le azioni fatte e le parole dette, dato che gli occhi altrui non hanno altri elementi per calcolare la nostra orbita se non le nostre passate azioni, e noi siamo riluttanti a deluderli. Ma perché continuare a tenere la testa dietro le spalle? Perché trascinarti dietro il cadavere della memoria, per paura di contraddire quel che hai detto e fatto in questo o quel luogo pubblico? Supponiamo che ti contraddica; e con questo?
A me sembra buona norma di saggezza quella di non contare esclusivamente sulla sola memoria e di farne poco, anzi, anche in atti di pura memoria; e allora trascina in giudizio quel passato in un presente dai mille occhi, vivi in un giorno sempre nuovo!

[…] Una stupida coerenza è l’ossessione di piccole menti, adorata da piccoli uomini politici e filosofi e teologi. Ma una grande anima non ha niente a che fare con la coerenza. Tanto varrebbe che si occupasse della sua ombra sul muri. Dì ciò che pensi oggi con parole dure e dì domani ciò che il domani penserà con parole altrettanto dure, per quanto possa essere in contraddizione con qualunque cosa tu abbia detto oggi. “Ma così sarai sicuramente frainteso!”. Ma è proprio un così grande male, dunque, essere fraintesi?
Pitagora fu frainteso e Socrate, Gesù, Copernico, Galileo e Newton furono fraintesi e così fu di ogni più puro e saggio spirito che abbia preso carne. Essere grandi è essere frantesi.

[…] Quel che io debbo fare è quanto riguarda me, non ciò che la gente ne pensa. Una tale regola, tutt’altro che facile da applicare sia nella vita pratica che in quella intellettuale, potrebbe servire come esatta distinzione tra grandezza e mediocrità.

[…] Questo dovrebbe essere abbastanza chiaro. Eppure guardate quanti forti intelletti non osano ancora ascoltare Dio direttamente a meno che egli non parli attraverso la fraseologia di non so qual Davideo Geremia o Paolo. Ma non staremo sempre a fondare un così alto valore su alcuni pochi testi su alcune poche vite. 
[…] Se viviamo in sincerità vedremo ogni cosa con sincerità. È facile per l’uomo forte esser forte così come per il debole esser debole. Quando possederemo la nuova percezione saremo lieti di alleggerire la nostra memoria di tutto il cumulo dei suoi tesori come di vecchie cianfrusaglie. Se uno vive con Dio la sua voce si farà dolce come il mormorio del ruscello e il brusio del grano.

Tratto da “La fiducia in se stessi” di Ralph Waldo Emerson

Canto me stesso, e celebro me stesso,
E ciò che assumo, voi dovete assumere
Perché ogni atomo che mi appartiene
appartiene
anche a voi.
Walt Whitman da Canto di me stesso, in Foglie d’erba

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