Questa domanda mi è stata fatta da una lettrice di Visione Alchemica e mi sembra giusto rispondere pubblicamente, non mettendo il nome della persona nel rispetto della privacy.
Nulla arriva per caso, il caso non esiste questa è una verità inconfutabile.

Domanda
Salve, leggo sempre volentieri la sua pagina e la trovo sempre molto interessante! Però, pur leggendo libri, guardando video sull’argomento, non riesco a mettere in pratica, o x lo meno ci provo ma si vede che sbaglio! Certo, penso che nel mio caso non è facile riuscire con l’anima a capire bene che il cambiamento è dentro di me, ma i troppi problemi che sto affrontando, le insoddisfazioni e le delusioni delle persone, forse frenano dentro di me la voglia e il bisogno di amarmi veramente! Le chiedo x favore, come posso fare x cercare di mettere in pratica la forza interiore e credere ancora che posso e voglio essere felice? Grazie!

Comprensione
Il dato di fatto é che possiamo farcela, sono proprio le prove che affrontiamo che ce lo indicano ma ti pare che uno senza carattere, volontà, forza interiore e amore per sé, attraeva tutti questi tormenti, delusioni e problemi? Bisogna essere toste, in gamba, l’eccezionalità di una persona é proporzionata alla quantità di problemi che riesce ad attrarre. Nulla viene a noi che non siamo in grado di affrontare e superare, questo è un vecchio detto e ciò che viene dalla saggezza ha sempre un fondo di verità.
Diciamo anche che la persistenza di certe problematiche nella nostra vita sono indice del fatto di quanto noi, oltre ad essere eccezionali, siamo altresì testardi e non comprendiamo queste prove cosa vogliano dirci o quale strada vogliano farci prendere, sta qui il problema, quello che affrontiamo dovrebbe risvegliare in noi la capacità di “comprensione” questa parola ha un significato ben preciso che non è “capire” è ben diverso e ben più profondo.

Comprendere:
Dal latino: composto da [cum] con e [prehendere] prendere. Parola facile facile, nevvero? Ma ha una densità intellettuale impressionante, un movimento fermissimo e deciso. È un contenere che è includere, un capire che è afferrare – una considerazione che riorganizza e ridisegna ogni assetto precedente. Comprendere un principio di valore, un pensiero, una posizione, un sentimento, fa sì che nella nostra mente acquisisca il peso massimo che può avere, che dispieghi il massimo effetto: ciò che si comprende diventa nostro, diventa un mattone per costruirsi. E la connotazione etimologica ci sottolinea che questo avviene sempre con un mezzo ben preciso, ora l’intelletto, ora il cuore, ora un abbraccio.

Consapevolezza
La capacità di amarsi ha mille sfaccettature, siamo nella materia e si parte dal materiale, alimentazione, stile di vita, si inizia ad amarsi dandosi le cose migliori e più sane per noi e poi le esperienze, questo lo abbiamo compreso ma dovremmo “consapevolizzarlo”. La consapevolezza è più che comprendere, non ho trovato descrizioni etimologiche che si adattassero alla mia interpretazione di questo termine per cui dico ciò che sento e che ho sperimentato, poi ognuno avrà la propria visione.
La consapevolezza è un moto interiore, non è tangibile come capire che devo guardare prima di attraversare la strada perchè me lo hanno ripetuto mille volte, è qualcosa che si sente dentro e che ti fa comprendere e sentire fisicamente ed interiormente qual è la cosa giusta per te. E’ un attimo, un istante come un effluvio di amore che si percepisce, è entrare in contatto con la propria essenza che racchiude il segreto della nostra origine, come se per un attimo non fossimo più qui nella materia ed in quest’attimo ci percepissimo per come siamo veramente. Ricordate il film Lady Hawke, quando lei si trasformava in un falco al mattino e tornava donna di notte, mentre il suo amato bel capitano, viveva trasformato in un lupo per tutta la notte e tornava uomo di giorno? C’era una scena nel film in cui, al sorgere del sole, per un istante loro si potevano vedere quali erano, in sembianza umana e poi avveniva la mutazione ma… in quell’attimo fuggevole, loro si guardavano negli occhi e si trasmettevano tutto il loro Amore, in quell’attimo era racchiusa l’essenza dei due protagonisti.

Per me questa è la consapevolezza, vivere quell’attimo, non capita tutti i giorni e devi essere in un momento particolare della giornata, non per forza in meditazione ma comunque essere presente a te stesso, anche se stavo meditando quando mi é successo la prima volta ma, può accadere in qualsiasi momento ed in quel lampo consapevolizzi che il tuo corpo è il tempio, che sei infinito spirito e amore e meraviglia dentro a quel corpo e non puoi non Amarti perché sei Amore!!! E comprendi che tutto ciò che fai per te è importante, che tutto è determinato dall’Amore ed il moto seguente sarà gratitudine, ti sorgerà dal cuore spontaneo il ringraziamento, se ci metti la mente non capisci neppure da dove arrivino quei grazie ma, non puoi farne a meno, Amore e Gratitudine, insieme, uno frutto dell’altro ed allora cominci a fare attenzione a ciò che fai a te stesso e… i problemi?

Non ci pensi più, diventano marginali, siamo noi a farli diventare grandi, poi contribuisce il nostro mondo, la gente, a farli diventare ancor più grandi, perché questa è l’egregora dei problemi ed è grandissima, enorme, tutti l’alimentiamo continuamente, perché usiamo il giudizio, l’incomprensione, cerchiamo il conflitto con noi stessi e con gli altri e logicamente gli altri con noi, in uno scambio estenuante ed assurdo, anche questo determina la difficile soluzione dei problemi. E’ l’atteggiamento mentale che dobbiamo cambiare e benché non sia semplice come bere un bicchier d’acqua, è possibile cambiarlo con la compagnia di una signora molto brava, efficiente ed esigente che si chiama Costanza, l’esercizio è fondamentale, abbiamo pubblicato molti post (Presenza – qui e ora) sul nostro blog che trattano queste tematiche, l’essenza dell’insegnamento di qualsiasi Maestro è ESSERE PRESENTI a sé stessi, è da qui che si parte, il pensiero crea ed il pensiero delle preoccupazione crea altre preoccupazioni ma ci deve essere il momento cruciale per comprendere consapevolizzare ed agire?

Accettazione
Se non ci si arriva tramite comprensione e consapevolezza c’è la tecnica dello sfinimento, quella più usata ma la più rischiosa per chi ignora l’esistenza della forza interiore dentro di sé e non l’ha esercitata in alcun modo. Ci sono momenti, quando non vedi la soluzione e ti sei scervellato per ore, a volte per giorni, settimane… anche per anni per alcuni veramente tosti e poi non ce la fai più… e lasci andare, non ce la fai più neppure a pensarci, sei al punto di rottura, quel filo di pensieri ripetitivi è diventata una catena interminabile, forte, tenace… ma anche quella si spezza e allora “lasci andare” a volte il contraccolpo ti prostra, senti il corpo senza più forze, senti che potresti solo morire in quell’attimo e che andrebbe bene così. Ma l’istinto primordiale si attiva e ti sfoghi piangendo, magari battendo i pugni contro il muro, (meglio il cuscino) ma tutto si scioglie dentro di te e piangendo ti sembra di essere in un bozzolo di gelatina, ogni movimento crea un’onda di liquida pena, disperazione e dolore fisico. Poi le onde si calmano e si accende una scintilla e la fiamma si sprigiona nel buio e d’un tratto ti viene un’idea, la soluzione tanto cercata è lì di fronte a te, è sempre stata lì, i battiti accelerano e hai brividi ovunque e cominci a percepire un’altra onda che è eccitazione, felicità, sono pazzo potresti pensare ma,  in un orgasmo entusiastico gridi Siiiiiiiiiiii. Si, ecco cosa devo fare.
L’accettazione è questa, il togliersi di mezzo, frasi che abbiamo letto mille volte ma perché giungere al limite per lasciarsi andare e finalmente fluire.

Cos’è avvenuto? Perché solo ora vedi la soluzione? Hai lasciato andare, hai mollato, ti sei liberato dalla catena interminabile creata dalla mente di superficie che cercava soluzioni non spirituali al problema, soluzioni che non ti avrebbero fatto crescere, soluzioni che non ti avrebbero fatto “com-prendere” l’insegnamento racchiuso in ciò che stava accadendo nella tua vita, del perché, tutte quelle difficoltà, ti erano “cadute” addosso. Ora comprendi che le hai attratte tu per crescere, per arrivare a mollare la mente di superficie ed entrare in comunicazione con la tua essenza.
Non è presunzione affermare che i problemi vengono per indurci a ricordare chi veramente siamo, cioè divini e che abbiamo tutte le soluzioni nello stesso vassoio dei problemi, lì a fianco, a pochi centimetri dal problema ma lo sguardo è sul problema e vede solo quello. La storiella della Piccola Anima (link al post) ci può dar conferma che dobbiamo solo ricordare che il problema può essere stato pianificato affinché noi potessimo riconoscerci un talento, una capacità, abbiamo tutto in noi, abbiamo una cassetta degli attrezzi ben fornita, dobbiamo solo vederla, aprirla e usarla.

Chiedere
Un’altra cosa, è vero che la soluzione dei problemi è strettamente legata a noi, al nostro percorso ma chiediamo aiuto, sviluppando attenzione e presenza possiamo identificare quale sia l’aiuto da chiedere e a chi chiederlo, magari alla nostra Anima, con un mantra o una preghiera alla nostra Guida interiore ad un Maestro asceso, a Dio, all’Universo, le nostre richieste non restano mai inascoltate ma dobbiamo essere attenti alle risposte che determinano delle sincronicità, saperle cogliere in qualsiasi manifestazione della vita, vedere l’uccellino azzurro che ci guida verso la soluzione, se guardiamo il problema non vedremo la risposta e questa può essere ciò che avevamo escluso a priori, per orgoglio, insicurezza  o solo per paura di vedere quanto siamo infiniti e meravigliosi!!!

Patrizia di Visione Alchemica

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osho rainech

Cos’è la beatitudine?
Fluire col fiume, in maniera tale che la distinzione fra te e il fiume è semplicemente persa. Tu sei il fiume. Come può essere difficile? Per fluire con il fiume non c’è bisogno di nuotare; basta galleggiare con il fiume e il fiume stesso ti porta all’oceano. Sta già andando verso l’oceano. La vita è un fiume. Non spingerlo e non sarai infelice.
Osho

 

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