Da un paio di mesi sto sperimentando la Nutripuntura con il dottor Caron, che è stato anche gradito ospite nella nostra WebRadio. Con questa cura ho già avuto alcuni buoni risultati e così ho cercato tra i vari articoli una chiara spiegazione del metodo per portarla alla vostra conoscenza.

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Che cos’è la Nutripuntura?
È una nuova disciplina nata da una sperimentazione alla quale hanno partecipato medici e biochimici. Sorprendentemente, già dagli anni Ottanta, si avvale del fenomeno dei campi energetici e della qualità delle informazioni nei sistemi, focalizzandosi sulla comunicazione e gli scambi nell’organismo. Quest’ultimo, di fatto, non
sfugge alle leggi che governano i sistemi viventi.
È una delle prime ad applicare l’avanguardia delle nuove scienze alla saggezza di antiche medicine tradizionali,
come quella orientale. Mantenendo il rigore dell’approccio clinico si avvale anche del buon senso diagnostico e
delle conoscenze della medicina orientale, che probabilmente, alle origini, caratterizzavano anche la medicina
di Ippocrate. L’assonanza con un termine simile – agopuntura – può dirci qualcosa, avvicinandoci a una delle
matrici di questa disciplina.
La Nutripuntura, nel suo operare, agisce sui cosiddetti meridiani ovvero canali dove scorrono le correnti vitali, influenza le nostre relazioni con ciò che ci circonda e con i più svariati accadimenti che si presentano. Con memoria cellulare s’intende il campo di energia globale generato da tutte le memorie cellulari singole, interconnesse con i vari organi ed elementi che costituiscono il sistema organismo, compreso il dialogo con l’ambiente in cui è immerso.
Per usare un termine contemporaneo e non a caso legato al regno dell’informatica (vedi informazione) si tratta di un
database nel disco di archiviazione che connota il nostro programma corpo-mente. In questo caso i files nel database
sono memorie cellulari. Esse influenzano il modo in cui affrontiamo le nostre sfide quotidiane e anche i nostri impegni, come reagiamo allo stress, ai picchi emozionali e ai cambiamenti, compresi quelli stagionali. Questa info-energia che connota il campo globale, caratterizza a sua volta ogni singolarità che include il tutto, in un flusso continuo di dialogo affetto dalla nostra esperienza di vita, dall’eredità genetica e le modificazioni che essa subisce a contatto con l’ambiente circostante, dalle passate generazioni. Si tratta di dati mentali, fisici, emozionali che concorrono continuamente a generare la nostra risposta, più o meno equilibrata, agli eventi, creando talvolta dei modelli improduttivi che la nutripuntura contribuisce a riportare al loro stato di funzionalità.

Dagli studi più squisitamente occidentali, corroborati dal fiorire delle nuove scienze, emerge con sempre maggior
rigore lo studio dei vari campi portatori di energia e informazione. Anche la biologia, dunque, ci viene incontro, nel
prendere atto che l’energia veicolante informazione corre all’interno dei canali di comunicazione e trasporto delle cosiddette correnti vitali. Tale movimento può, per vari motivi, ristagnare o interrompersi, influenzando in modi diversi la capacità di salute di un organismo. Questo, a sua volta, può spostare il suo ago della bilancia, da più a meno vita. Il disordine, l’interruzione o la violazione di un codice informazionale, si coniugano con l’emergenza di un disturbo. Incrociando la ricerca di occidente e di oriente, la Nutripuntura crea dei complessi di oligoelementi informati che scelgono il supporto di micro-compresse masticabili.
Ogni complesso stimola la corretta circolazione di correnti vitali specifiche. Lo fa ricreando una sorta di
alfabeto in grado di rigenerare e reintegrare l’informazione, laddove si è confusa, deviata o in un certo qual
modo non differenziata. La non differenziazione può per esempio portare alla proliferazione. La vita, che ci
piaccia o no, emerge nella differenziazione e nella complessità.
La complessità di fatto non usa per manifestarsi dei codici complicati, piuttosto siamo noi a complicarla
opponendogli prese di posizione disfunzionali, separandoci da un flusso e da un ordine a sostegno del vivente.

La Nutripuntura e una delle sue peculiarità?
La Nutripuntura riporta il corpo in primo piano, la sua intelligenza, i suoi codici, il suo alfabeto, sempre interagendo
con gli stimoli che provengono dall’ambiente. Questa intelligenza non è intesa in senso materialistico ma nella sua forma propriamente vibrazionale. Lo fa “correggendo” quelle informazioni atte a rendere tale dialogo funzionale, sensibile. Un trauma, per esempio – e nessuno scappa dal trauma del primo distacco – incide più o meno profondamente sulla nostra capacità di sentire, assopendola o alterandola. Questo a sua volta può generare
disturbi della percezione e conseguenti vissuti disfunzionali della nostra relazione con il corpo e del suo inserimento
nell’ambiente. Ciò che ci anima e in parte ci distingue è conformato da correnti vitali che si proiettano e ci proiettano,
costantemente, nell’ambiente circostante. Quest’approccio ha il merito di mettere a punto uno sguardo globale
su tutte le interazioni che si creano tra gli innumerevoli stimoli vitali che ci raggiungono e le risposte organiche orchestrate dai cinque sensi, migliorando la nostra percezione, la nostra capacità di adattamento agli stimoli. Lo stress per esempio è un cadere della vitalità e della forza interna, rendendo l’esterno più forte ed eventualmente minaccioso. La Nutripuntura contribuisce a maggiori plasticità e reattività cerebrale. Approfondendo le caratteristiche di ogni flusso vitale ne asseconda la circolazione, senza forzare. Stimola in modo fecondo l’insediarsi nello spazio-tempo, che detto in modo più semplice è: io sono in questo luogo-ora. Si parla tanto di presenza, essere presenti. A che cosa corrisponde se non a un sensibile, vigile, radicato inserimento nella realtà così com’è? Com’è e non come ci piacerebbe che fosse o come dovrebbe risultare, colorita da aspettative fuorviate da un dialogo organico che ha perduto il suo ordine armonico.
Da una comunicazione cellulare dimentica dei suoi codici. Ogni senso è in relazione con correnti vitali appropriate
che governano il nostro esistere, la nostra manifestazione nel mondo, influenzando il tipo di comportamento, il
modo di ergersi e di camminare, l’attività cellulare, l’espressione fisiologica, il tipo di voce, peraltro sessuata.

I Nutri e il loro contributo alla salute olistica
La Nutripuntura rigenera il corretto fluire energetico delle informazioni proprie ad ogni corrente vitale attraverso l’assunzione, secondo specifiche modalità, di 39 nutri, nome per i complessi oligominerali caricati d’informazione mirata. Essi alimentano la regolazione cellulare, stimolando la vitalità, l’interezza e l’espressione armonica dell’individuo. Di questi 39, 28 sono comuni a uomo e donna, 5 rivolti rispettivamente alle due polarità maschile e femminile, 6 fungono da apripista e attivatori. La sua applicazione spazia connesse ai vari organi. Il fatto che tali correnti siano “invisibili” non esula che la qualità del loro movimento, piuttosto che il confondersi di un loro ordine intrinseco, condizioni lo stato di vitalità dell’intero organismo. Per questo motivo l’approccio è chiamato fenomenologico. Sebbene non sia possibile “isolare” in modo meccanico ciò che sollecita il sintomo, vediamo che il transito, ostacolato o meno, di quelle correnti provoca alcuni fenomeni, in direzione della salute o verso la malattia.
La nutripuntura lo fa utilizzando un canale più classico alla nostra cultura medica, che permette anche una
maggiore autonomia di applicazione: si tratta di compresse masticabili a base di complessi di oligoelementi
micro dosati che sostengono la circolazione delle correnti vitali proprie ad ogni gruppo cellulare.

 

Memoria cellulare e campi di energia informata
Per addentrarsi meglio in questa disciplina è fondamentale comprendere che cosa sia la memoria cellulare. Essa con buon senso e rispettando l’evidenza differenziante dell’identità sessuata. Già nella morfogenesi dell’embrione, infatti, emergono due codici specifici, XX e XY. Essi non sono meri concetti bensì informazioni che governano l’incarnarsi, il “discendere” e conformarsi nel corpo, discesa che non necessariamente avviene in modo armonico. Ogni comunicazione cellulare rispetta questa differenziazione dando luogo alla formazione, distinzione degli organi. Senza di essa sarebbe un proliferare caotico, privo d’individualizzazione, manchevole di quell’armonia comunicativa che permette un costante, melodico dialogo tra gli stessi. 

Il disordine, l’interruzione o la violazione di un codice
informazionale, si coniugano con l’emergenza di un
disturbo. La nutri puntura è in grado di rigenerare e
reintegrare l’informazione, laddove si è confusa e deviata.

Un fatto di cui ho preso nota più volte è che si tende a medicare senza alcun distinguo tra identità maschile e
femminile. Per dirla in breve, ciò che va bene per la donna dovrebbe andar bene anche per l’uomo. Ciò che cura
l’uno dovrebbe in ugual misura e maniera curare l’altro. Se è vero che condividiamo gran parte dell’alfabeto della
vita, ciò che orchestra l’organismo femminile (e viceversa) ha delle peculiarità, delle modulazioni di frequenza,
che in minore e tuttavia importante grado, lo caratterizzano.
Il rispetto di queste differenze è ciò che rende possibile il ripristino di un dialogo specifico e ordinato in grado di riaffermare un flusso vitale interrotto, stagnante o confuso. Quelle note specifiche prima di essere forma, sono impulsi cellulari, comunicazione molecolare, linguaggio coerente con i codici del vivente XX e XY.
La Nutripuntura approfondisce con rigore questo linguaggio, a partire dalla biologia e intersecandosi con la
lettura orientale dei cinque elementi. Ogni organo e, più in grande, ogni sistema – metabolico, respiratorio, circolatorio, nervoso – rispondono, conformandosi, alle qualità dell’aria, dell’acqua, del fuoco, della terra e dell’etere,
quest’ultimo come confine, “membrana” che permette in piccolo la comunicazione cellulare e in grande il dialogo
con l’ambiente circostante.

La Nutripuntura restituisce la “lettera” mancante laddove il linguaggio, perdendo la sua coerenza, non sia più in grado di creare una comunicazione chiara tra i vari elementi. Lo fa informando la cellula e, questa è la grande novità in una medicina di stampo occidentale, lo fa rispettando i codici XX, XY, veri e propri modulatori che, se ignorati, tenderanno, dall’infinitamente piccolo al grande, a creare risposte disfunzionali, minando la vitalità dell’intero organismo.
Tenderanno inoltre a ricreare quei modelli comunicativi nelle nostre relazioni macroscopiche, con coloro per
esempio che sono in carne e ossa, gli archetipi dell’identità sessuata, il padre e la madre. A loro volta le relazioni
che i genitori intrattengono con noi, fin dalla prima infanzia, influenzano “quell’appropriarci” della nostra
identità organica. In questo senso la Nutripuntura si fa scienza preziosa delle relazioni.Trovo molto sensato che
una medicina sia in grado di porre attenzione e includere nella cura, la polarità, che lo faccia nutrendo la diversa risonanza elettromagnetica che caratterizza la mia identità di donna, la matrice femminile, che ne concepisca e stimoli l’espressione, in salute. L’eros, che gran parte dell’attitudine clinica penalizza, è prima di tutto forza vitale, appetito di vita, gusto per la vita. È ciò che muove la nostra vitalità: non solo propriamente sessuale quanto piuttosto ogni nostra manifestazione relazionale, con noi stessi, nei rapporti interpersonali, da quelli più intimi a quelli professionali. Alla fine è alla base del nostro dialogo con il mondo. Qualsiasi idea di salute che ignori questa radice primaria, si rivela a mio avviso nella sua parzialità.

Come potrebbe l’alfabeto della vita essere disconnesso dal movimento dell’eros?
La Nutripuntura a suo modo (e magari senza saperlo) include la sensatezza del “vecchio” e sempreverde lavoro di Eric Berne. Egli nella sua lunga esperienza clinica aveva ben individuato come il copione di vita sia, prima, un copione sessuale – qui si direbbe sessuato – di cui i genitori e l’ambiente, hanno fatto doveroso download  nell’organismo del nuovo arrivato, entro i primi cinque anni di vita. Riprendo una frase, a mio avviso illuminate, da uno dei libri che il fondatore della Nutripuntura, Patrick Veret, ha scritto insieme a Cristina Cuomo e Fabio

Burigana: Pulsioni Vitali – relazioni umane, applicazioni della Nutripuntura. Con una prefazione di Ervin Laszlo.
«Lo sfasamento che può manifestarsi tra il comportamento (proiezione esteriore) e l’identità genetica interna (XX
o XY) è il campo nel quale si svolge la nostra ricerca».

Sensi e relazioni, cellule e presenza Tutto è in relazione ed è relazione. Questo relazionarsi, che tende all’armonia, è un processo d’informazioni al servizio della vita – come quello continuo che accade, a nostra insaputa,
nell’organismo. Esso porta tracce e memorie genetiche ed epigenetiche, generazionali e trasversali alle generazioni
stesse. Il linguaggio verbale e non verbale, la mimica e la postura che l’accompagnano, il tono della voce, tutto
questo è egualmente scritto nella funzionalità e fisiologia cellulare della nostra identità corporea. I sensi sono i veicoli che al meglio ci consentono una sana interrelazione con l’esterno, al peggio l’annacquano e la sfumano, inquinando la nostra percezione d’insieme. Essi infatti non sempre sono sufficientemente pronti e svegli, assopiti dai mille stimoli che ci sovrastano. La Nutripuntura contribuisce in modo puntuale a ristabilire una sensibilità ben orchestrata che ci permetta una lettura più chiara della realtà circostante, a partire dal rispetto dei codici insiti nel dialogo cellulare. E dai diversi ambiti relazionali, all’integrazione e al riallineamento posturale; da una riarmonizzazione ed espansione della voce, all’assetto della dentizione e al ripristino di una corretta masticazione naturale o da impianti.

Ultimo e non ultimo, laddove a mio avviso, la Nutripuntura potrebbe e dovrebbe affiancare in modo efficace alcune discipline più umanistiche, è il vasto campo del trauma. Svariati studi stanno evidenziando che una qualche forma di trauma sia causa di molte malattie. Quest’approccio, assecondando e rafforzando su un piano organico – piano radice – la funzionalità energetico-informazionale, è in grado di contribuire a un più veloce ricostituirsi di una piena sensibilità, che è vita.

Elsa Masetti

Estratto dalla rivista Scienza e Conoscenza pag.12-13 Link

Ascolta “LA NUTRIPUNTURA AL SERVIZIO DELLA SALUTE con il Dott. GIANFRANCO CARON” su Spreaker.
Per informazioni: Anna Maria 347.6488945



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