Sindrome del gemello che resta 

La scoperta di un probabile gemello concepito insieme a noi, nello spazio sacro dell’utero di nostra Madre, è stato il tema che ci ha unite professionalmente e animicamente. All’inizio ci siamo misurate con il desiderio di tradurre dal francese l’opera della dottoressa Claude Imbert “Un seul être vous manque” (2004), e subito dopo ci siamo trovate come d’incanto a scrivere un libro tutto nostro che fosse di semplice lettura, un libro che si è quasi scritto da solo, attraverso noi, un libro per tutti su un argomento molto complesso: la sindrome del Gemello che resta.

 

La lettera di Aurora: “Lavoravo in sala parto…”

Ciao, vi ho conosciute tramite Radio visione alchemica, che io ascolto sempre il pomeriggio in differita. L’argomento del gemello mai nato non mi è nuovo poiché l’avevo ascoltato dal Dott. Andrea Penna un paio di anni fa circa…

Sono un operatore sanitario in pensione da dieci anni, quindi non sono più molto giovane. Mi sono interessata di percorsi spirituali da sempre, e sono andata incontro a molte le esperienze che mi hanno permesso di approfondire la conoscenza interiore.

Prima di pensionarmi lavoravo in sala parto, e qui ho potuto avere molte esperienze di nascite particolari e di morti incomprensibili. Ma quello che non ho mai capito era la visione delle placente, molte delle quali presentavano incrostazioni e inserzioni, e solo da poco ho potuto capire. L’esperienza in sala parto è stata molto interessante, ma anche molto sofferta… Ho dovuto lottare contro fantasmi di un sistema vecchio e rigido, che manteneva bloccate le possibilità di avere un parto sereno e naturale… Alcune ostetriche si aggiornavano e potevano adottare dei miglioramenti, ma solo se il ginecologo/a di turno lo permetteva. Io assistevo le ostetriche, lavavo i neonati, aiutavo le puerpere. 

Continuo con la lettura del vostro libro, molto interessante il capitolo riguardante la sessualità: certamente, rivista sotto l’aspetto di un gemello e della vicinanza di pelle, di calore e stimoli con il primo tocco di vita, rende molto chiara la possibilità di cercare un orientamento omosessuale.

Ci sono capitoli che sono scritti per me: “Non con te, non senza di te” rappresenta il mio vissuto. “Perdere te” era la canzone che mi aveva dedicato un grande amore complicato prima di morire… Una storia sofferta e vissuta a distanza, soprattutto via Skype.

Credo di aver avuto non solo un gemello mai nato, ma almeno due, ho una vertebra lombare più della norma, schiacciata, che con il tempo mi ha procurato blocchi alla schiena. Ho problemi alimentari, (intolleranze) sono nata mancina, corretta in modo aggressivo dalle insegnanti suore. E molte altre problematiche, che solo ora forse mi sono chiare o quasi. Mi piacerebbe poterne parlare con voi.

Spero di potervi leggere e comunicare con voi. Vi ringrazio della vostra attenzione.

Un abbraccio Aurora.” 

 

Anime Sorelle, gemelle in ogni attimo…

Per certe esperienze non ci sono nemmeno le parole… Scrivere questo libro è stata un’esperienza unica. Realizzare questo sogno è un dono dal valore incalcolabile!

Magnifico essere compagne di scrittura, anime Sorelle, gemelle in ogni attimo, pensiero ed emozione. Ogni giorno passato a scrivere insieme, nella stessa stanza, in collegamento Skype, connettendoci da qualunque continente, di notte, all’alba, con il freddo o l’afa, sorridendo sempre, mai stanche, sempre unite, sempre presenti, magicamente in accordo, pronte a sacrificare ogni istante libero pur di concludere un capitolo, puntando la sveglia a qualunque ora del giorno e della notte, mai sazie di cercare, di ipotizzare, di valutare, gestire, risolvere, migliorare.

Il nostro libro è uno stargate che ci ha stimolato in continue intuizioni, così geniali che continuano a frullare nella mente. Ma nonostante l’entusiasmo esponenziale mai avremmo pensato di trovarci a condividere con le persone le pagine del libro, le storie personali, le richieste di poter essere citati all’interno del nuovo secondo libro.

Attimi di indescrivibile comunione, attimi potenti e straordinari: certamente eravamo molto entusiaste e appassionate quando iniziammo a scrivere il nostro primo libro Il mio gemello mai nato: è stato davvero meraviglioso lavorare a quattro mani, tanto da voler ripetere l’esperienza e lanciarci in una avventura ancor più audace: un libro a sei mani, il terzo delle nostre opere.

Tre libri per esprimere di un argomento che appena ha messo il naso fuori dalla porta è stato travolto dalla magia della vita ed è diventato vortice di conoscenze, esperienze, condivisioni. Il terzo libro parlerà delle Persone: storie vere, commenti, emozioni. 

Tanta gratitudine per poter finalmente parlare di un tema delicato senza vergogne, titubanze, sensi di colpa. Alcune persone ci hanno testimoniato che dopo aver conosciuto della sindrome, anni fa, si erano trovati in disagio, in colpa, le loro manifestazioni e somatizzazioni avevano subito un’impennata, peggiorando.

 

“Un lavoro che sta cambiando la vita a noi gemelli rimasti…”

 “Buongiorno preziose autorevoli Amiche, è un piacere darvi il buongiorno, perché avete contribuito al mio buongiorno quotidiano, dopo la vostra conferenza sul web sulla tematica del Gemello mai nato, ho subito acquistato il vostro libro e non ho parole ma emozione, e tutta la mia gratitudine per l’incontro; il vostro libro, che ho lentamente finito di leggere ieri sera, voglio rileggerlo per integrare la complessa profondità delle informazioni. Nuovi giorni ora… una fioritura colorata di verità e amore: nulla sarà come prima.

La vostra ricerca rende possibile prendere coscienza dell’importanza di vivere fino in fondo i sentimenti, ancor più in questo periodo storico. L’Amore non muore ma unisce con la potenza della verità. Sono commossa, tutto il mio Essere vi ringrazia per quanto mi offrite e non solo, per il lavoro in favore dei molti gemelli rimasti che, mi auguro come me, torneranno ad amarsi… ad amare. Un profondo infinito lavoro che “unisce”, “ri-unisce” per sentire vicino il nuovo mondo. Mi sento in piacevole trasformazione dentro. Al piacere di leggervi e sentirvi, un abbraccio e buona divulgazione di un lavoro che sta cambiando la vita di molti di noi, caramente, Paola.”

  

La testimonianza di un ritrovato e tanto atteso conforto giunge oggi proprio perché avendo rivalutato nel nostro libro la figura del gemello, spostando il focus dalla posizione di scomparso a quella di gemello presente, gemello per l’appunto che resta, ecco che per chi fino ad oggi non aveva trovato pace rispetto a questa esperienza (che pare manifestarsi, nella sua possibilità di essere diagnosticata, con sempre maggior dignità scientifica) abbiamo permesso di elaborare e di integrare la figura del gemello non nato con semplicità e coerenza.

Le persone ci scrivono attraverso i più disparati canali, ci chiedono, si raccontano, offrono spunti, e storie tanto meravigliose quanto incredibili.

 

Storie di gemelli che restano, storie di ordinario risveglio

Recentemente siamo state intervistate da Patrizia Pezzarossa la geniale, energetica e versatile conduttrice della web radio Visione Alchemica, anche coautrice del bellissimo Storie di ordinario risveglio edito da Uno Editori (2017).

In una puntata in particolare, la puntata dell’11 aprile 2018, dal titolo: Quando non sai di aver perso un fratello prima della nascita (qui l’audio della puntata, NdR) sono intervenute in diretta alcune persone che hanno scritto commentando alcuni passaggi e hanno chiesto approfondimenti.

Di questi interventi ne abbiamo scelti due in particolare – i due testi sopra riportati – conversazioni che sono continuate in privato in seguito. Sono testimonianze molto preziose e pertanto ringraziamo le care Amiche che ci hanno fatto dono delle loro esperienze.

Ogni scambio produce slancio, ogni slancio conduce a nuovi territori da esplorare e fa luce su particolari in ombra. Ogni esperienza diretta, vissuta e sentita, è quanto di più potente esiste al mondo per poter spiegare un argomento.

Per quanto possano essere esaustive le nostre ricerche scientifiche facciamo sempre in modo che siano intrise e coreografate da uno spazio di vita vera: la materia senza energia è nulla, e viceversa. Una notizia resta tale se descrive un movimento, il movimento diventa rito se è stato davvero vissuto e integrato da chi è entrato a contatto diretto con l’esperienza del gemello che resta.

 

Un libro per guarire e avere delle risposte concrete

Una notizia può diventare informazione biologica se è emotivamente condivisa dal sistema biologico macro, cioè dalla collettività. Questo è stato il nostro movimento di recupero dell’Energia che non ha potuto manifestarsi, e della sofferenza di colui che è vivente con i suoi dubbi, le sue percezioni e solitudini, il senso di vuoto, il desiderio di isolarsi; la lettura del nostro primo libro ha consentito a quelle persone che erano alla segreta ricerca di qualcosa che desse una risposta concreta e soddisfacente di uscire allo scoperto e mostrarsi, per essere viste. L’anima riconosciuta sa qual è il momento in cui qualcosa si ripara e si ricongiunge. 

È un momento magico quello dell’integrazione, e può avvenire anche solo ascoltando una trasmissione radiofonica, o leggendo uno dei capitoli evocativi che conducono alla guarigione di se stessi. Poter essere autonomi nella gestione della sindrome è da sempre il nostro obiettivo. Ognuno di noi deve divenire il terapeuta di se stesso. A questo desiderio si affianca comunque e sempre il suggerimento di trovare inizialmente un facilitatore che possa mostrare la via e i primi semplici accorgimenti per compiere i primi passi.

 

Il filo rosso che ci lega all’anima gemella: i riti che guariscono

Ogni atto di guarigione diventa quindi atto terapeutico e  gli esercizi che proponiamo – anche nei gruppi di lavoro – sono la somma degli atti e delle azioni compiute con una pre-determinata intenzione e sono finalizzati al raggiungimento di uno spazio condiviso, un territorio di ascolto, condivisione, negoziazione. 

Abbiamo chiamato questi gruppi il “Filo rosso”, a commemorare l’antica leggenda giapponese, di origine cinese, in cui si narra che ogni persona porta fin dalla nascita un invisibile e indistruttibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella, e che destina le due persone, prima o poi, a incontrarsi e a integrarsi… Quasi come una cerimonia di movimenti, i riti, così come li intendiamo noi, slegati da accezioni religiose, hanno lo scopo di adoperarsi come coadiutori di guarigione, come catalizzatori.

In forma di rispetto verso se stessi e verso gli altri, i riti che proponiamo nel nostro libro stimolano la capacità reattiva e ne modulano la struttura organizzativa. Ogni gesto può divenire rito una volta appresa, e compresa, la modalità con cui il rito stesso opera in noi modifiche energetiche e organiche. 

Grazie a tutti coloro che ci sostengono quotidianamente e che a microfoni spenti, attraverso le email, le testimonianze scritte e raccontate a voce, nelle occasioni più incredibili e inaspettate, contribuiscono a fare di questo libro, Il mio gemello mai nato, uno strumento di auto-guarigione.

 

Prossimi Eventi delle autrici

Se vuoi seguire le autrici e approfondire, ecco i prossimi eventi:

9 Maggio ore 21.21 sintonizzati sulla Web Radio Visione Alchemica => intervista a Caterina Civallero e Maria Luisa Rossi. Titolo dell’intervento: “Integrare la sindrome del gemello che resta e superare solitudine e senso di vuoto per tornare a vivere” 

11 Maggio dalle ore 16.30 alle ore 17.20 => Appuntamento con le autrici di “Il mio gemello mai nato” al Salone del Libro di Torino presso lo Spazio Autori di Macro edizioni e Uno editori (PADIGLIONE 2 Stand N 64)

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Caterina Civallero si occupa di benessere da circa trentanni. Organizza e gestisce corsi, seminari e percorsi individuali per favorire l’alimentazione consapevole, la salute personale, l’apprendimento delle arti corporee e tecniche di autoguarigione.
Scrive da anni articoli e racconti su alcuni giornali online.

Maria Luisa Rossi naturopata e iridologa, Presidente dell’associazione Armonia di Manipura, promuove e struttura percorsi completi di integrazione olistica. Nei suoi seminari insegna tecniche di avvicinamento e di approfondimento olistico, nelle consulenze individuali imposta percorsi integrativi per il recupero dell’equilibrio corporeo e comportamentale.
Organizza conferenze e scrive e realizza tesi mirate alla diffusione di argomenti scientifici in chiave semplice e di facile comprensione.

Continua su: https://unoeditori.com/blog/integrare-la-sindrome-del-gemello-che-resta-e-superare-solitudine-e-senso-di-vuoto-per-tornare-a-vivere-n182

Ascolta “QUANDO NON SAI DI AVER PERSO UN FRATELLO PRIMA DELLA NASCITA con CATERINA CIVALLERO E MARIA LUISA ROSSI” su Spreaker.
Immagine di Adrian Murray

Ascolta “INTEGRARE LA SINDROME DEL GEMELLO CHE RESTA con CATERINA CIVALLERO E MARIA LUISA ROSSI” su Spreaker.

 



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