arcob roberto assaggioli

La Sequenza di Fibonacci
L’intera sequenza di Fibonacci è 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144 ecc.
Questa successione numerica ha la proprietà matematica che ogni elemento (a partire dal secondo) e’ uguale alla somma dei due precedenti. Usando questa formula e’ possibile estendere la sequenza all’infinito.
La sequenza ha un’altra proprietà matematica interessante, che si può notare calcolando il rapporto di ogni elemento con quello precedente, nel settecento si scoprì che questi rapporti convergono su un numero irrazionale detto phi, i cui primi termini sono 1,618034. (più precisamente, phi, e’ 1/2 della radice quadrata di 5 più 1/2.) Questo significa che ogni numero e’ circa 1,618034 volte più grande del numero che lo precede. Questo stesso numero phi, aveva già svolto una parte importante nella civiltà occidentale. Era noto come il numero aureo che gli antichi greci chiamavano proporzione divina. Dietro a questa sequenza si intuisce l’ordine nascosto della natura. Anche nel corpo umano è racchiusa la sezione aurea: il rapporto fra le lunghezze delle falangi del dito medio e anulare di un uomo adulto è aureo, come anche il rapporto tra la lunghezza del braccio e l’avambraccio e tra la lunghezza della gamba e la sua parte superiore.
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La sequenza è utilizzata da Tom Rietdorf nel suo metodo “Fibonacci Kahi-Healing”, guaritore, sensitivo e formatore sempre alla ricerca di metodi particolari che siano semplici e che possano essere utilizzati da chiunque, senza grandi spiegazioni. Anche questa tecnica è descritta nel libro “Guarire con i Numeri ” di Petra Neumayer.

[… ] A questo punto mi venne in mente che la guaritrice aveva parlato di una frequenza modificata. Ciò mi ricordò le lezioni di matematica e fisica ai tempi della scuola. Inizia così a informarmi sulle frequenze sensitive, non ci volle molto perché arrivassi phi, alla sezione aurea e quindi al numero 1,61803399. La mia testa aveva finalmente un compito , compresi quanto il nostro organismo fosse costruito alla perfezione grazie ai quozienti phi nel nostro corpo. Scoprii che già Leonardo da Vinci aveva riconosciuto la sezione aurea in innumerevoli punti del corpo umano: il rapporto phi si ritrova in ogni struttura organica. […]

[…] Sperimentate per favore con questa serie di numeri. Per fare ciò concentratevi sulle regioni del corpo che vi procurano malessere, cercate di localizzare questi punti il più esattamente possibile. Quanto più piccolo è il punto che potete visualizzare tanto più velocemente si lascia modificare lo stato che vi domina. Immaginate ora che dalla regione del corpo che avete visualizzato mentalmente cresca il numero zero. Quando lo zero ha raggiunto la grandezza del zona dolente impallidisce, diventa sempre più confuso e sparisce. Dalla regione del dolore emerge ora l’uno, cresce cresce fino a raggiungere tutta l’estensione della regione dolente e svanisce di nuovo. Segue un altro uno, poi un due, e così via fino al 144. Ripetete il processo da tre a otto volte e noterete da soli che cosa accade. Potete rafforzare l’effetto se pronunciate i numeri piano, ma in modo che voi stessi li possiate ancora sentire.
Con questo metodo io lavoro già da oltre sette anni con grande successo, fa parte anche dei miei seminari sul Kahi-Healing.

I metodi descritti nel libro di Petra Neumayer, sono vari e tutti interessanti, ciò che si deduce è che l’intuito ha giocato un ruolo determinante nella nascita di queste tecniche, ogni operatore ha avuto intuizioni che lo hanno portato a credere in se stesso e a sperimentare, prima su se stesso e poi sugli altri, ottenendo dei successi che lo hanno ancor più incentivato a continuare nel suo percorso, sempre avendo fede in se stesso e nel suo metodo, trasmettendolo poi agli altri, per portare aiuto e beneficio.

Questi fatti ci stimolano a tentare nuove strade per portare il benessere nella nostra vita, utilizzando l’intuito, l’ascolto interiore. Quello che vorrei riuscire a trasmettere è che il numero non è un mero segno di matita su un foglio ma un’entità energetica che può suggerire e collaborare con noi se sapremo essere attenti e percettivi. Jung considerava il numero: “Un’entità numinosa sacra e lo ha definito come “un archetipo dell’ordine fattosi cosciente”.
Gregory Grabovoi definisce i numeri come: “Strutture informate dal Creatore”. E’ ormai risaputo che quansiasi cosa possiede una sua specifica vibrazione energetica e che tutto è sempre in movimento. Anche un oggetto inanimato e all’apparenza statico è in fondo continuamente in movimento, basti pensare cosa accade a livello atomico. Ogni numero ha una sua frequenza specifica e ogni numero ha un suo significato.”

Anche solo la simpatia per un  numero quindi, può renderlo un aiutante fedele ma dobbiamo riattivare il nostro intuito per comprenderlo, percepirlo e noi attivarci per comprendere come possiamo interagire
La  Storia della Numerologia ce lo insegnerebbe se come altre scienze del passato e che trovano origine nella notte dei tempi, non fossero state eliminate ma oggi alla Luce delle rivelazioni portate dalle discipline esoteriche e con gli ulteriori chiarimenti ad opera della fisica quantistica, ora finalmente comprendiamo il perchè queste discipline siano state occultate, da un certo giorno in poi.

[…] Nel 325 d.C., dopo il Primo Consiglio di Nicea, le materie e le pratiche al di fuori dalle credenze dello stato della Chiesa vennero classificate come violazioni civili nelle competenze dell’Impero Romano. La Numerologia non trovò quindi il favore delle autorità cristiane dell’epoca. Essa venne così “assegnata” al campo delle credenze non approvate, assieme all’astrologia e altre forme di divinazione e “magia”. A causa di questa “pulizia” religiosa, il significato spirituale assegnato ai precedentemente “Sacri” numeri iniziò a sparire. Ma malgrado la soppressione ci furono comunque molti devoti credenti che mantennero la “conoscenza segreta” e al sicuro.[…]

Abbiamo perso il potere insito nella natura di ogni Essere Umano, gli insegnamenti di certi “credo” hanno portato dio fuori da noi, questo ci ha fatto dimenticare chi siamo e quali enormi capacità e potenziali abbiamo, questo possiamo recuperare, riportando a noi stessi il potere del divino interiore avremo di nuovo la capacità dell’autoguarigione, l’attenzione e l’Amore in modo naturale e come per noi stessi, così per ogni altro Essere Umano!

Namastè, mi inchino a te e al Divino che è in te, Essere Umano!
Patrizia di Visione Alchemica

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Autore immagine: Roberto Assaggioli

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